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16
aprile 2009
fino al 30.IV.2009 Sauro Serrangeli Macerata, Fuorizona
marcheabruzzi
Disordinate, tattili libagioni. Per placare la fame di risposta, quietare il bisogno di sviluppo, riempire lo spazio. In un processo che sedimenta spunti, sparge caratteri documentali, rivisita poetiche figurative...
Un momento, uno sguardo distratto alle opere di Sauro Serrangeli (Montelupone, Macerata, 1957) ed ecco un interessante, cangiante itinerario aprirsi dinnanzi al fruitore-spettatore-compagno di viaggio.
Oggetti reinventati come piastrelle di un mosaico complesso e mai compiuto: quaderni, sedie, giocattoli alienati dal significato primo, ricoperti, nascosti, camuffati, mimetizzati tra la violenza e l’abbondanza cupa del dipinto a olio e la casualità infantile dei rari tratti di pastelli brillanti. Tinte fosche ottenute da un multicolore reimpasto, ossimoro suggestivo e dichiarazione d’inquieta vitalità, trascinata dal bisogno incessante di intervento. Materiali sminuzzati e reinventati plasmano la tridimensionalità dominante il collage di particelle filamentose.
Ed è proprio la trama la chiave di lettura ideale per questa mostra: intesa come filatura e costruzione, storia da inventare o semplicemente raccontare attraverso tasselli di esperienze e contaminazioni. Alla trama fanno pensare i materiali: carta sfilacciata, fili, paglia, intrecci di vimini, con abbondante colore a fare da collante e a donare forma e vita differenti ma similari alle opere mai terminate.
Alla trama riportano i biglietti conservati su una colonnina in un angolo: uno scrigno di pensieri materializzati secondo le linee dorate della poesia visiva, costruite con infinitesimali brandelli di materiale vario, a testimonianza delle mille feritoie del pensiero creativo. Oro, marrone, nero, traslucido, opacizzato, in sporgente rilievo tattile, multidimensionale accostamento di lirismi.
Autentiche, piccole gemme accuratamente realizzate con una precisione che riporta alla cura di un miniatore dall’istintività forte ma mai completamente disorganizzata. La stessa minuzia si riscopre nelle cartoline incorniciate, con le piccole e accurate nature morte che si discostano per le tinte vivaci dall’atmosfera ombreggiante dominante.
Oggetti reinventati come piastrelle di un mosaico complesso e mai compiuto: quaderni, sedie, giocattoli alienati dal significato primo, ricoperti, nascosti, camuffati, mimetizzati tra la violenza e l’abbondanza cupa del dipinto a olio e la casualità infantile dei rari tratti di pastelli brillanti. Tinte fosche ottenute da un multicolore reimpasto, ossimoro suggestivo e dichiarazione d’inquieta vitalità, trascinata dal bisogno incessante di intervento. Materiali sminuzzati e reinventati plasmano la tridimensionalità dominante il collage di particelle filamentose.
Ed è proprio la trama la chiave di lettura ideale per questa mostra: intesa come filatura e costruzione, storia da inventare o semplicemente raccontare attraverso tasselli di esperienze e contaminazioni. Alla trama fanno pensare i materiali: carta sfilacciata, fili, paglia, intrecci di vimini, con abbondante colore a fare da collante e a donare forma e vita differenti ma similari alle opere mai terminate.
Alla trama riportano i biglietti conservati su una colonnina in un angolo: uno scrigno di pensieri materializzati secondo le linee dorate della poesia visiva, costruite con infinitesimali brandelli di materiale vario, a testimonianza delle mille feritoie del pensiero creativo. Oro, marrone, nero, traslucido, opacizzato, in sporgente rilievo tattile, multidimensionale accostamento di lirismi.
Autentiche, piccole gemme accuratamente realizzate con una precisione che riporta alla cura di un miniatore dall’istintività forte ma mai completamente disorganizzata. La stessa minuzia si riscopre nelle cartoline incorniciate, con le piccole e accurate nature morte che si discostano per le tinte vivaci dall’atmosfera ombreggiante dominante.
carmelita tesone
mostra visitata il 18 marzo 2009
dal 14 marzo al 30 aprile 2009
Sauro Serrangeli – I dont’know
a cura di Stefano Verri
Galleria Fuorizona Arte Contemporanea
Via Padre Matteo Ricci, 74-76 (zona Scalette) – 62100 Macerata
Orario: da martedì a sabato ore 16-20
Testo critico di Cristina Petrelli
Ingresso libero
Info: tel./fax +39 0733230818; fuorizona_ac@yahoo.it; www.fuorizona.org
[exibart]