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Per la grande mostra che ogni anno accompagna l’estate pesarese, quest’anno la direzione Pratesi ha scelto il grande esponente marchigiano della Transavanguardia, Enzo Cucchi.
Lo splendido spazio della Pescheria si popola quindi della fantasia, delle suggestioni e degli incubi del maestro anconetano; spazio che si duplica, inoltre, proprio per questa mostra: oltre al consueto spazio del portico per la prima volta viene aperta ed utilizzata la chiesa del Suffragio, ex borsa del pesce, splendido spazio ottogonale voltato, deserto ma immenso nella sua semplicità.
Enzo Cucchi, che si divide fra Ancona e Roma, dedica questa mostra alla sua terra natale, al suo mare, in cui tanti artisti prima di lui “si sono lavati gli occhi” prima di creare”. Lo spazio è di per sé splendido, ed acquista valore e significato dal particolare allestimento studiato per questa mostra. Sono presenti i carboncini montati su una struttura diagonale, conservati come nella “stiva di una nave” ispirati ai fenomeni culturali della Pesaro del passato, dalla pala del Bellini alla musica di Rossini. Nella parte inferiore del portico campeggia una splendida serie di opere materiche in omaggio alla terra, una terra segnata e bruciata dal sole, in cui sono comunque perfettamente riconoscibili gli stilemi, i simboli che caratterizzano l’opera del maestro. Simboli arcani e misteriosi che trasudano significato ma che non sono spiegati, come nelle enormi tele quadrate esposte nello spazio decagonale della chiesa, appunto i quadri al buio sull’adriatico.
Cinque tele che escono dalla tenebra, illuminate da una luce calda ed avvolgente ma allo stesso tempo estraniante, come la luce della coscienza. Cinque tele, nello spazio quasi monocromo, fatte di colori acidi dal rosso al giallo all’arancione, su cui avvicinandosi si riconosce la matericità e la gestualità dell’artista, e che propongono le sue suggestioni oniriche ed i suoi incubi, fatti di brandelli umani e di simboli, di insetti e di oggetti. Uno splendido effetto d’insieme quindi, in una mostra dedicata al mare e allestita all’interno di un luogo, l’ex borsa del pesce, appunto, che di questo mare Adriatico ha vissuto e continua intimamente a vivere nel luogo dello spirito e della memoria.
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Stefano Verri
Enzo Cucchi Quadri al buio sul mare Adriatico
A cura di Ludovico Pratesi e coordinata da Manuela Nobile Mino
Centro per le Arti Visive “Pescheria”, Corso XI Settembre 184, Pesaro; Ore 18-22. info: 0721-387651. centroartivisive@comune.pesaro.ps.it;
catalogo Charta
Accesso disabili: NO, servizi igienici: SI, Bar/Ristorazione: NO, Audioguide: NO, Bookshop: si allestisce esclusivamente per le mostre.
Tempo di visita 30 minuti
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