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290 gallerie provenienti da 35 paesi, 4mila artisti in vendita. Questi alcuni dei numeri di questa 49esima edizione di Art Basel a Basilea, che riparte oltre i confini della piccola città svizzera, luogo che è fonte di successo e soprattutto è immerso in una profonda storia di collezionismo e con musei e istituzioni che guardano molto alla fiera. Tra domani e il 17 giugno Basilea sarà invasa da alcuni dei più ricchi collezionisti, dai galleristi più importanti e gli artisti più grandi del mondo.
Il livello di Art Basel viene infatti definito non solo da chi la frequenta, ma soprattutto dai prezzi degli artisti esposti nelle varie sezioni: lo stand di Hauser & Wirth ospiterà Still Life di Arshile Gorky del 1929 del valore di 8,5 milioni di dollari; Tornabuoni presenterà opere della ricercata serie Plastiche di Alberto Burri, con prezzi a partire da 5 milioni di euro e Pace Gallery porterà uno dei lavori della serie Glut di Robert Rauschenberg, che rielabora cartelli e rottami di benzina; Soaring Dribble Glut del 1992 ha un prezzo di 3 milioni di dollari.
Tra le storiche sezioni della fiera spicca “Unlimited”, che ospita opere in formato gigante, “Statements” con le personali degli artisti emergenti, “Film” con una la programmazione di film d’artista o documentari. Per gli amanti del cartaceo, “Edition” sarà dedicata esclusivamente alle stampe d’autore, mentre la sezione “Magazines” raccoglierà le più sofisticate riviste di arte e design. La città sarà anche animata da “Parcours”, una serie degli itinerari più belli di Basilea arricchiti da installazioni e performance, e da moltissime fiere satelliti e indipendenti.