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Storie di amori finiti e di beni messi all’asta, niente di nuovo sotto il sole. Ma quando a scoppiare sono le coppie a nove zeri, la questione include proprietà da favola sparse per il globo e pagine e pagine di battaglie legali. E anche qualche Koons di troppo, pare. È il caso dell’investitore immobiliare Harry Macklowe e della ex moglie Linda, che dopo oltre 50 anni di matrimonio vedranno sfilare la propria raccolta sotto il martello di Sotheby’s, per definirne il valore e poi dividersi i proventi. La stima? Intorno ai $600 milioni. Poco meno – si fa per dire – dell’indimenticabile collezione Rockefeller, che nel 2018 chiuse il sipario con $835 milioni.
A finire all’asta il prossimo 15 novembre (un secondo round è già in programma per maggio 2022) saranno capolavori come Untitled di Cy Twombly (stima: $40-60 milioni) e Number 17 di Jackson Pollock, che trova esemplari simili alla Tate Modern di Londra e al Los Angeles County Museum of Art (stima: $25-35 milioni). E non è da meno 11 (a Léger) di Brice Marden, omaggio elegante alle linee del suo antenato (stima: $15-20 milioni), mentre Strong Light, datato 1976, incarna lo stile delle opere tardive di Philip Guston (stima: $ 8-12 milioni). «Passerà alla storia come uno degli eventi di riferimento del mercato dell’arte», è il commento rivelatore dell’AD di Sotheby’s, Charles Stewart. E noi non fatichiamo a credergli.
Tra i lotti straordinari offerti dalla maison, anche il potentissimo Crosstown di Franz Kline del 1955, un concentrato di forza esplosiva e di eleganza non convenzionale (stima: $12-18 milioni); un iconico Aqualung di Jeff Koons – l’immancabile – che vanta esposizioni al Whitney Museum of American Art, al Centre Pompidou e al Guggenheim Museum Bilbao (stima: $ 8-12 milioni); e ancora Le Nez di Alberto Giacometti e un magnifico Mark Rothko del 1951, due pezzi che potrebbero raggiungere $90 milioni l’uno. Non dite ancora – inguaribili romantici – che l’amore non ha un prezzo.