Madrid si prepara ad accogliere la trentacinquesima edizione di ARCO MADRID, la fiera d’arte contemporanea più amata di Spagna, che aprirà il prossimo 24 febbraio.
In occasione di questo importante anniversario, la fiera renderà omaggio alla propria storia con un programma speciale dal titolo “Imagining Alternative Futures”, che riunisce 35 gallerie provenienti da 14 paesi che nel corso degli anni hanno contribuito a rendere ARCO un punto di incontro fondamentale per il mondo dell’arte internazionale.
A partire dal 1982, anno in cui è stata fondata, l’appuntamento madrileno è diventato sempre più importante per galleristi e collezionisti internazionali, portando per la prima volta in città un fervido scambio di informazioni artistiche, con i critici e i direttori di musei stranieri invitati a Madrid. Ma a partire dagli anni della guerra del Golfo la fiera ha iniziato a sentire un calo di presenze, nonostante la grande influenza che ebbe anche la costruzione del Museo Guggenheim di Bilbao, che dal 1997 ha attratto una nuova ondata di visitatori internazionali. Ma è stato con il passaggio al nuovo millennio che la fiera ha visto il suo momento di ripresa, soprattuto verso la fine del primo decennio del 2000, periodo in cui le vendite sono state molto buone. Come molte altre Nazioni la Spagna ha affrontato un duro periodo nei primi anni 10, ed i budget dei collezionisti si è ridotto sempre di più, ma questo non ha scalfito la lenta ripresa della fiera.
Ora ARCO punta sulla ricerca e su una maggiore internazionalità con 169 gallerie provenienti da tutto il mondo, tra cui 47 gallerie provenienti da 10 paesi dell’America Latina, che rappresentano il 26 per cento dei partecipanti internazionali, così come un maggior numero di gallerie del Medio Oriente. E per la prima volta la fiera sarà un evento diffuso su tutta la città, attraverso il progetto “Año 35” – una serie di interventi artistici a cura di Javier Hontoria, collocati in diversi spazi e istituzioni in tutto Madrid, come il Museo Archeologico Nazionale, il Museo Nazionale di Antropologia, il Museo Navale, il Museo Cerralbo, l’Estudios Tabacalera, il Museo del Romanticismo, il Museo Casa de la Moneda, le Casa Arabe, e la Embajada de Colombia. (Roberta Pucci)