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C’è chi ama le care vecchie aste, chi ama andare a comprare nelle gallerie e chi preferisce le aste sul web. L’ultima trovata in materia di acquisti di opere d’arte si chiama Magnus, una app che promette di rintracciare informazioni e prezzo di un’opera solo attraverso una sua foto. Ad idearla Magnus Resch ricercatore e imprenditore, che ha dichiarato con entusiasmo: «È il Sacro Graal dell’arte». Alla base di Magnus una premessa semplice, diretta, ma incredibilmente ambiziosa: l’applicazione ha lo scopo di catalogare la collocazione e il prezzo di ogni opera d’arte e di mettere queste informazioni a disposizione del pubblico, oltre ad offrire la possibilità di comprare l’opera stessa. Certo Resch non è il primo a realizzare un tale database, ma è il primo ad includere nel gruppo anche le opere sul mercato primario, quello delle gallerie, e non solo quello delle aste, a differenza di molti concorrenti.
Lo scopo dell’imprenditore è quello di fornire un accesso trasparente e immediato al mercato dell’arte, anche a quelli che non si sono mai avvicinati alle aste. «Le persone che hanno finora rimaste fuori dal mercato possono diventare acquirenti: vedono i prezzi e possono confrontarli. Stiamo mettendo a disposizione di tutti la conoscenza di un esperto.
Se ora a fornire i contenuti sono una base di utenti che testano la app, a dare continuità al lavoro di Reich saranno tutti gli art lover, che vanno alle mostre e fanno foto alle opere. L’unico problema è che spesso le gallerie non forniscono i prezzi delle opere, per diverse ragioni. Questo passaggio potrebbe rendere difficoltoso lo sviluppo dell’app, ma potrebbe diventare un servizio utile alle stesse gallerie. (Roberta Pucci)