Neanche il tempo di salutare l’Armory Show di New York, che già l’agenda degli appuntamenti negli States ci fa spostare di qualche chilometro a sud, per Art Basel Miami Beach: il colosso fieristico targato MCH Group ha infatti appena annunciato tutte le novità della prossima e imminente edizione, la 21ma, in apertura dall’8 al 10 dicembre, con preview il 6 e il 7, negli spazi recentemente rinnovati dell’MBCC – Miami Beach Convention Center. Dopo gli importanti aggiornamenti degli ultimi mesi, che hanno riposizionato gran parte dell’organigramma – tra cui proprio il ruolo di direttore di Basel Miami, con la recente nomina di Bridget Finn che però, per il 2023, affiancherà direttore globale delle fiere e delle piattaforme espositive Vincenzo De Bellis – è il tempo delle conferme. D’altra parte, per una fiera, è pur necessario innovarsi e rimanere al passo con i tempi ma sempre con l’obiettivo di consolidarsi.
E allora, si parte dagli espositori, 277 e provenienti da 33 Paesi, un numero che, come di consueto, risulta corposo ma con una lieve flessione rispetto allo scorso anno, quando le gallerie erano addirittura 282, da 38 Paesi. In quel caso fu un record, proprio a sottolineare la volontà di riprendere in mano il corso degli eventi, dopo le scosse pandemiche. Per questa Art Basel Miami Beach 2023 la maggior parte delle gallerie ha base nel Nord e nel Sud America ma presenze importanti anche dagli altri continenti. Mai troppo numerosa ma sempre agguerrita e di qualità l’avanguardia italiana, con Massimodecarlo, Lia Rumma, Continua, Alfonso Artiaco, Franco Noero e Lorcan O’Neill, tra gli altri. Rispetto allo scorso anno però manca qualcuno dei nostri. Tra i 24 nuovi espositori internazionali, tre entrano direttamente nella Main Section: Galerie Minsky, da Parigi, Ortuzar Projects, da New York, Weinstein Gallery, da San Francisco. Sei gallerie si uniscono alla fiera per la prima volta nella sezione Nova, tra cui Silverlens di Manila e di Gypsum Gallery del Cairo, otto in Positions, incentrata sulle proposte di artisti emergenti, tra cui Galatea di São Paulo e Llano di Città del Messico, e sette in Survey, tra cui Vito Schnabel Gallery di New York (sì, è il figlio di Julian, ha 36 anni e ha curato la sua prima mostra a 16), dedicata agli autori di rilevanza storica.
«I visitatori della nostra fiera di Miami Beach quest’anno saranno accolti da sorprese e con una piattaforma ampliata per scoprire una diversità di voci e prospettive artistiche, che riecheggiano e si riverberano nell’offerta culturale in continua crescita di Miami Beach», ha dichiarato De Bellis. «Con nuovi partecipanti dal Messico alla Polonia fino all’Egitto, e con un programma sia all’interno che all’esterno della fiera come non abbiamo mai fatto prima, c’è un’iniezione di freschezza e un vigore che non vediamo l’ora di sfruttare appieno in dicembre».
Tra i progetti più interessanti di Art Basel Miami Beach 2023, le proposte di quattro gallerie che parteciperanno alla Main Section con stand congiunti. La Parrasch Heijnen Gallery di Los Angeles e la Franklin Parrasch Gallery di New York co-presenteranno una mostra che celebra la leggendaria Brockman Gallery, attiva a Los Angeles dal 1967 al 1990, prima galleria d’arte contemporanea gestita da e per artisti neri. Invece la Galerie Minsky e la Weinstein Gallery presenteranno un solo show di Leonor Fini, con dipinti e disegni inediti di scenografie teatrali provenienti dalla collezione personale dell’artista surrealista, oltre a una selezione di sculture, tra cui maschere da ballo e capi di abbigliamento antropomorfo del 1939. In Positions, occhio agli artisti emergenti internazionale, in particolare i brasiliani Allan Weber, presentato da Galatea, e Mano Penalva, da Llano. Forte cifra sudamericana anche in Survey, dove si segnala un tributo a Liliana Maresca, l’iconica scultrice e performance artist argentina, presentata da Rolf Art di Buenos Aires.
E non è finita qui. Art Basel Miami Beach si estenderà anche al di là della fiera, con le sue sezioni curatoriali speciali. A cura di Magalí Arriola, curatrice residente a Città del Messico e direttrice del Museo Tamayo Arte Contemporaneo, Meridians presenterà 19 progetti su larga scala. Ritornano anche Kabinett, che presenta mostre collettive e personali a tema, e Conversations, a cura di Emily Butler, con il suo programma di talk dal vivo con protagonisti del mondo dell’arte e della cultura.
Vivacissimo anche il panorama delle mostre che animeranno l’art week di Miami Beach. Tra una Joan Didion al PAM – Perez Art Museum Miami e un Pablo Picasso al NSU – Art Museum Fort Lauderdale, c’è anche un protagonista dell’arte italiana. Alla Margulies Collection – la sede espositiva della prestigiosa collezione di Martin Z. Margulies – merita una visita (al di là della ritrita retorica patriottica) la personale di disegni e sculture del nostro Mimmo Paladino, maestro della Transavanguardia.
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