03 ottobre 2016

Arte Contemporanea piglia tutto

 

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È uscito il nuovo report di artprice.com sullo stato del mercato dell’Arte Contemporanea nel mondo. Se dall’era post crisi finanziaria il mercato dell’arte non ha subito gravi scosse, solo nell’ultimo anno si è assistito ad un momento di assestamento dei prezzi, dopo anni di record straordinari. Questa continua crescita ha portato il settore del contemporaneo ad un +1.370 per cento rispetto alla sua fetta del 2000. Tra luglio 2015 e giugno 2016 il segmento dell’arte contemporanea ha generato un fatturato un’asta globale di 1,5 miliardi rispetto a 2,1 miliardi di dollari nei 12 mesi precedenti. Dopo i risultati del periodo tra luglio 2013 e giugno 2014, ricordato come il momento più ricco nella storia del mercato dell’Arte Contemporanea, in termini di fatturato annuo, di volumi scambiati e prezzi di aggiudicazione, questa fase di arresto era prevedibile e naturale, ma per artprice.com è anche già passata. Secondo gli analisti infatti, questi primi mesi del 2016 hanno visto un nuovo innalzamento della stanghetta, registrando una contrazione molto più lieve rispetto agli altri settori di mercato. Questo perché le case d’asta e le gallerie stanno spostando la loro attenzione alla fascia media del mercato del contemporaneo, su opere dai prezzi sicuramente minori rispetto ai grandi nomi blue chip, ma sicuramente più facilmente rintracciabili. Un solo lavoro è stato venduto al di sopra dei 20 milioni nel periodo preso in analisi mentre nei 12 mesi precedenti erano stati cinque. Dopo alcune esitazioni i collezionisti d’arte contemporanea hanno continuato a comprare e vendere e sembrano essersi adattati al contesto economico attuale. Aspettiamo Frieze e FIAC e le aste di ottobre e novembre per capire se queste tendenze saranno confermate, così come le previsioni di artprice. (RP)

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