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Il 9 dicembre 2019, nei saloni del Centro Svizzero di via Palestro a Milano, Pandolfini Casa d’Aste rinnova il suo appuntamento con l’Arte moderna e contemporanea, con una ricca proposta di dipinti, opere su carta e sculture di alcuni degli artisti più autorevoli del panorama italiano e internazionale.
Per i maestri italiani del primo Novecento il dipartimento è felice di presentare “Oreste e Pilade” di Giorgio de Chirico, opera metafisica del 1961 proveniente da una collezione privata, in catalogo per 80.000/120.000 euro.
Grande attesa anche per l’opera a tecnica mista su laminato plastico realizzata nel 1962 da Gastone Novelli, “Che cosa si può dire”, per la quale sono richiesti 60.000/90.000 euro.
Bello e importante anche il nucleo di opere di Ottone Rosai: “Iris” del 1948, “Suonatori nella via” del 1956, “Paesaggio”, tre oli su tela tutti firmati in basso a destra valutati rispettivamente 8.000/12.000, 15.000/25.000 e 8.000/12.000 euro.
La selezione di artisti internazionali presenta alcune opere d’eccezione: “Composizione cubista”, del ceco Emil Filla, massimo esponente delle avanguardie pittoriche a Praga nel periodo tra le due guerre, proposta a 200.000/300.000 euro. Mentre è di 60.000/90.000 euro la richiesta per “Paesaggio con libro firmato”, un olio su tela del 1934 di Frantisek Janousek, un altro esponente della pittura ceca nel periodo tra le due guerre.
Di forte impatto “Abstraktion”, opera del 1917 del tedesco Rudolf Schlichter membro del gruppo “Neue Sachlichkeit” (Nuova obiettività), la cui valutazione è di 80.000/120.000 euro, zurighese d’adozione e membro del movimento Dada, è anche Hans Richter, autore di “Orchestre”, olio su cartone per il quale sono richiesti 60.000/80.000 euro.
Stessa richiesta di 60.000/80.000 euro per l’opera dadaista “DDDD–Paysage Dada” di Julius Evola, personalità poliedrica del Novecento italiano;
Nella sezione di arte contemporanea sono di particolare due opere di Alberto di Fabio ispirate alle costellazioni e alla catena del DNA umano su carta di riso e su tela: Senza titolo, acrilico su carta di riso e Senza titolo acrilico su tela, offerte rispettivamente a 3.000/5.000 e 5.000/7.000 euro.
Passando alle opere su carta spiccano “Les Chevalier”, un disegno a inchiostro su carta del 1927 del surrealista francese André Masson, due tecniche miste realizzate nel 1949 da Afro Basaldella, valutate 8.000/12.000 euro, poi due carte applicate su carta pesante di Fortunato Depero, la prima è una tecnica mista, la seconda è una matita, intitolate rispettivamente Vogue e New York sono entrambe offerte a 3.500/6.5000 euro, quindi una penna e inchiostri di Gino Severini, “Figura di donna con musicisti”, la cui stima è di 2.000/4.000 euro, ancora opere di Atanasio Soldati e Giacomo Balla, del primo è “Les MOUTTES”, una gouache su cartoncino, del secondo “Paesaggio romano”, una china degli anni cinquanta.