Categorie: Mercato

Artists for Children: un’asta per i bambini di Beirut

di - 16 Novembre 2020

È online fino all’11 dicembre l’asta di Artists for Children, l’associazione fondata dall’artista viennese Derya Allüşoğlu Öcal. L’obiettivo? Sostenere gli oltre 100.000 bambini rimasti senza casa dopo le esplosioni del 4 agosto, con un incanto virtuale in collaborazione con Dorotheum che riunisce le opere di 130 artisti. In una società che, già prima del disastro di quest’estate, era esposta a una povertà diffusa, i bambini rientrano nella fascia che, più di tutte, ha bisogno di assistenza e protezione. E lo sanno bene gli organizzatori dell’asta che, con il ricavato della charity art auction, favoriranno l’acquisto e la distribuzione di acqua e di cibo alle famiglie più bisognose.

Punto nevralgico dell’iniziativa – spiegano dall’associazione – è uno studio approfondito del territorio e delle dinamiche di Beirut, per evitare la dispersione dei fondi finalizzati ai bambini. In particolare, negli scorsi mesi, Artists for Children ha riscontrato che più del 50% degli aiuti, in genere, è soggetto a perdite finanziarie, a causa di «stipendi ingiustificatamente elevati del personale e rapporti sleali con i fornitori, la maggior parte dei quali si trova all’estero». Un dato necessario, questo, per dare un’impronta del tutto personalizzata al progetto di Öcal, che, con la supervisione del musicista libanese Nader Mansour, si basa sulla collaborazione con i fornitori locali (e, in particolare, con le risorse offerte dalla zona agricola di Zahlé).

Alcuni dei lotti in vendita all’asta Artists for Children

Neanche a dirlo, l’iniziativa, così scrupolosamente strutturata, ha registrato subito l’interesse di tantissimi artisti, che in questo 2020 sciagurato si sono schierati più e più volte in prima linea nel sostegno della popolazione. Da Jerson Jiménez a Christina Gschwantner, da Robert Waldl a Hermann Staudinger, sono esattamente 129 i nomi che sfilano all’incanto online, con 146 opere dal valore complessivo di 280,000 euro (qui l’elenco dei lotti in catalogo).

Le parole di Derya Allüşoğlu Öcal, fondatrice dell’associazione

«Dopo aver saputo della devastante esplosione nel porto di Beirut il 4 agosto 2020, ho subito chiamato il mio amico Nader Mansour della rock band The Wanton Bishops di Beirut. Dopo la sua descrizione della situazione a Beirut, ho deciso di fondare l’associazione Artists for Children per sostenere i 100.000 bambini rimasti senza casa. Grazie all’enorme impegno di 129 artisti rinomati e al sostegno rapido e semplice del Dorotheum Vienna, ora si sta svolgendo l’asta d’arte online Charity Art Auction – Artists for the Needy Children di Beirut».

Alcuni dei lotti in vendita all’asta Artists for Children

E ancora: «Con il ricavato dell’asta d’arte di beneficenza, l’acquisto e la distribuzione di cibo e acqua per i bambini diventa possibile e la vita quotidiana, in questa difficile situazione, può essere resa un po’ più facile. Grazie a Nader Mansour e agli artisti, ho dei partner con i quali l’aiuto per i bambini può essere attuato in modo rapido, diretto e trasparente. Il mio maggiore desiderio e la mia più grande speranza sono che, con l’asta online e le donazioni generose di fondi, gli Artists for Children possano alleviare efficacemente la situazione dei bambini a Beirut e offrire loro un po’ di conforto e di speranza».

«Sforzi trasparenti e verificabili»: Nader Mansour, Partner e Presidente di Artists for Children Beirut

«Artists for Children Beirut è responsabile della creazione di un commercio equo con i fornitori, dello stoccaggio, del confezionamento di alimenti in porzioni con una dieta equilibrata, della logistica e della consegna ai bambini di Beirut. Supervisioniamo il bilancio, la contabilità, nonché i processi legali e finanziari, per garantire che gli sforzi di soccorso siano trasparenti e verificabili. Artists for Children Beirut lavora a livello locale con la rinomata organizzazione Save the Children. Questa organizzazione fa un lavoro fantastico e ha costruito un impressionante database di bambini bisognosi, che ci permette di trovarli e di sostenerli in base alle loro esigenze».

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