Tanti saluti a New York, alle vendite compassate, tiepide, a tratti timide, tra i grattacieli della Grande Mela. Eppure qualche picco c’è stato – atteso, largamente preannunciato – uno per tutti il ragno gigante di Louise Bourgeois, che ha raggiunto la vetta assoluta di $ 32,8 milioni. Ma il risultato non cambia, sotto i riflettori famelici dell’art system globale: collezionisti parchi, pochi confronti con i ritmi scoppiettanti del 2022. Tanti saluti anche a Basilea, che a metà giugno ha misurato la temperatura del mercato dell’arte europeo, tra un Rothko dai colori del sole (invenduto), un Fontana rosso di due metri (in trattativa) e un altro Spider superstar (andato per $ 22.5 milioni). Verdetto finale: livello sempre altissimo ad Art Basel, la crème de la crème dell’arte contemporanea – ma prosegue imperterrito il trend dei collectors morigerati, anche sotto il sole del centro Europa più avvezzo alle spese a 7 zeri. Ora un nuovo capitolo, come da tradizione. È il tempo delle aste di Londra, spazio ai lotti delle majors internazionali.
Primo round in casa Sotheby’s, rompe il ghiaccio oggi, martedì 27 giugno, con un vero capolavoro. È la Dame mit Fächer (Lady with a Fan), l’ultimo dipinto di Gustav Klimt; l’artista austriaco lo lasciò incompiuto nel suo atelier e adesso va in vendita per £ 65 milioni – vale a dire la stima pre-asta più alta mai proposta in Europa, senza dubbi un nuovo record continentale. Non solo. C’è una sfilza di ritratti magistrali a sfilare sotto il martello di Sotheby’s, il pretesto è la riapertura della National Portrait Gallery di Londra dopo tre anni di chiusura. Ed ecco subito l’eco attualissima della maison di Patrick Drahi, un incanto tematico dal titolo Face to Face che raccoglie insieme i ritratti di maestri moderni e contemporanei: oltre a quello – magnifico – di Klimt, anche un self-portrait di Leonor Fini del 1938-41 (£400.000-600.000), e così un ritratto contemporaneo di Kerry James Marshall, Untitled (Woman Looking Left) del 2016 (£ 2.8-4.5 milioni). Per finire in bellezza: una delle donne sognanti di Lucian Freud, gli occhi socchiusi, la carne che cola, a penzoloni sulla sedia. «Everything is autobiographical, and everything is a portrait, even if it’s only a chair», diceva l’artista. Il prezzo stimato, da Sotheby’s: £ 8-12 milioni.
Proseguiamo. Non resta a guardare Christie’s, l’appuntamento con la 20th/21st Century: London Evening Sale è domani, mercoledì 28 giugno, al numero 8 di King’s Street. Un’altra ode ai ritratti, un altro viaggio attraverso le sue diversissime declinazioni, si spazia dal 1855 al 2021 stavolta, nessun limite di stile e categoria. Qualche nome: senza dubbio il re del mercato Jean-Michel Basquiat, che in questi mesi fa gravitare il pubblico europeo – e i collezionisti di Art Basel, la scorsa settimana – intorno alla mega mostra alla Fondazione Beyeler di Basilea. Da Christie’s, gigante omaggia gigante: Untitled del 1984 deriva da una foto di Picasso scattata nel 1896, quando aveva 15 anni – già iconico, la maglia bretone, a strisce, come nel famoso servizio firmato oltre mezzo secolo dopo da Robert Doisneau. La stima, a Londra: £ 4.5-6.5 milioni. A proposito di Pablo Picasso, c’è anche un suo lavoro tra i pezzi forti dell’incanto. È Tête de femme (Dora Maar), in verde scuro e giallo elettrico, dritta e diretta fino a quota £ 800.000. Per arrivare infine al recente Self-Portrait della giovanissima Sahara Longe, classe 1994, che coincide anche con la prima solo exhibition della pittrice in Inghilterra. Quasi una moderna Adele Bloch-Bauer di Klimt, ma bordata da una linea spessa come Gauguin, immersa senza scampo nei colori intensi di Munch. Valutazione pre-asta: £ 40.000-60.000.
29 giugno, Bonhams calling in New Bond Street – ma non sono i ritratti a rubare l’attenzione, qui. È Congestion Charge del 2004 di Banksy, un raro Vandalized Oils painting proveniente dalla collezione del super stilista Sir Paul Smith. Di quelli resi celebri dalla storica mostra del 2005, dove dipinti dalla patina più o meno antica vengono stravolti da una evidente satira sociale. «Conferma l’indiscutibile e duratura autorità di Banksy come commentatore e artista contemporaneo», rivela Ralph Taylor, Bonhams Global Head of Post-War and Contemporary Art, in commento a quella scena bucolica vandalizzata, mai passata in asta prima. Giovedì sarà in vendita con una stima di £ 1.2-1.8 milioni. Gran finale: Phillips, venerdì 30 giugno. A guidare l’escalation, stavolta, un gigante italiano che da sempre rima con Londra: un Concetto spaziale bianco di Lucio Fontana stimato £ 1.8-2.5 milioni, anno 1967, in ottima compagnia con un’ultima sfilza di ritratti ovviamente non casuali. Prince Harry di Elizabeth Peyton, del 1998 (stima: £ 400.000 – 600.000); l’immancabile Anna Weyant, passa in asta con Cloud Hill (stima: £ 250.000-350.000); ancora Chloe Wise, che da Sotheby’s detiene il suo record da £ 152.400, eccola a Londra con un parlante I have bad taste in people but good taste in my myself (stima: £ 10.000-15.000). Chiude il cerchio Reception di Caroline Walker, tra le regine contemporanee dell’art market, forte del traguardo da oltre un milione di euro stracciato all’inizio del 2023. Tutti a Londra, c’è il ritratto del mercato sulle sponde del Tamigi. O, almeno, il tentativo di rappresentarlo – l’ombra di Parigi che incombe, ingombrante, al di là del Canale.
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