Alighiero Boetti (1940-1994) è senza dubbio uno degli artisti italiani più amati del momento. Uno dietro l’altro si susseguono i record realizzati dalle opere dell’artista torinese all’incanto. Tra i lavori più ricercati dai collezionisti, sicuramente vi sono le sue Mappe, una delle quali ha raggiunto in asta New York la cifra record di $ 8,827,100. Dopo un primo picco nel 2014, le vendite dell’artista vedono un leggero declino fino al 2021, anno in cui schizzano sempre più in alto fino al loro apice l’anno seguente, in cui vediamo realizzati tutti e tre i top price raccolti in questa selezione.
Mappa (1989-1991) è il primo dei top price raggiunti dall’artista in asta. Il record realizzato nel 2022 all’incanto da Sotheby’s corona quello che è stato l’anno più fortunato per le aste dell’artista italiano. Battuta da Sotheby’s New York per $ 8,827,100 alla Contemporary Evening Auction del 16 novembre 2022, l’opera rientra nelle stime pronosticate dalla maison: compresa tra gli $ 8,000,000 e i $ 12,000,000, è la più alta mai registrata per l’artista. L’arazzo si distingue dagli altri della serie per il suo luminoso sfondo avorio e per le sue grandi dimensioni. Proveniente dalla collezione Carraro, creata da Chiara e Francesco Carraro, Mappa (1989-1991) non è solo un’opera d’arte. Infatti, come ricorda Kelsey Leonard, a capo del reparto vendite newyorkesi di Sotheby’s: «Nei cinquant’anni trascorsi da quando Boetti ha concepito la serie delle Mappe, la globalizzazione ha trasformato il mondo dell’arte e le sue Mappe sono diventate una struggente documentazione storica, che traccia paesi, territori e visioni del mondo che oggi non esistono più». Ve ne parlavamo qui.
Il secondo record stabilito da Boetti all’incanto è Tutto (c.1990), battuta alla 20th Century Evening Sale da Christie’s New York il 17 novembre 2022 per $ 6,060,000, appena un giorno dopo la più alta aggiudicazione in asta dell’artista torinese, di cui sopra. Il più grande arazzo mai comparso in asta e proveniente dalla serie Tutti, l’opera stupisce non solo per le sue straordinarie qualità estetiche, ma anche per la sua eccezionale storia espositiva: Tutto compare infatti in diverse importanti mostre museali, tra cui la retrospettiva del 1999 tenutasi alla Whitechapel Art Gallery a Londra e la 49a Biennale di Venezia nel 2001. Dall’opera traspare chiaramente uno dei principi fondamentali della produzione artistica di Boetti dalla fine degli anni ‘60 in poi: il concetto di ordine e disordine in cui, come racconta Antonella Soldaini, curatrice della retrospettiva del 1999, il «tutto emerge da una visione del mondo in cui tutto si incontra». I Tutti erano l’ultima serie di arazzi ideati da Boetti e come tali si fanno testimoni della sommatoria finale di tutto ciò che gli era caro.
Terzo ed ultimo top price è quello di Mappa (1979-1980), che raggiunge la cifra più alta mai realizzata dall’artista fino a quel momento, il 20 ottobre 2022, alla Avant-Gardes di Christie’s Paris. Partita da una stima compresa fra i € 2,000,000 e i € 3,000,000, viene infine aggiudicata per € 5,643,500, ovvero $ 5,530,647; è stata offerta in una selezione di grandi artisti tra cui Lucio Fontana, Piero Manzoni, EnricoCastellani, Yves Klein e Fernand Léger. L’opera si distingue dalle sue simili, appartenenti alla stessa serie di Mappe di cui parlavamo sopra, per il suo caratteristico sfondo rosa: la storia ci racconta che l’artista affidava la realizzazione dei suoi arazzi a tessitori afghani; accadde, quella volta, che le donne incaricate di realizzare l’oceano finirono il blu e così decisero di utilizzare il colore rosa, non capendo fino in fondo il loro errore perché non consapevoli che il blu venisse usato per rappresentare l’acqua degli oceani. Si dice che Boetti fu così entusiasta dell’errore che decise di non istruire più i suoi collaboratori sui colori da utilizzare per ricreare l’oceano, raffigurandolo da allora in colori sempre diversi. Qui l’annuncio della vendita straordinaria.
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