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Nell’autunno 1924, a Parigi, André Breton firmava il Manifesto del Surrealismo, quell’ «Automatismo psichico puro con il quale ci si propone di esprimere, sia verbalmente che in ogni altro modo, il funzionamento reale del pensiero, in assenza di qualsiasi controllo esercitato dalla ragione, al di fuori di ogni preoccupazione estetica o morale». Nel 2024, in giro per il globo, arrivano uno dopo l’altro i festeggiamenti per il centenario. ora è il turno della casa d’aste Bonhams: il prossimo 27 marzo porterà sotto il martello i capolavori di maestri surrealisti come Félix Labisse, Leonor Fini, Dorothea Tanning, Fabrizio Clerici e Rachel Baes. Dove? Ovviamente a Parigi, al numero 6 di Avenue Hoche.
Sguardo ai top lot. In prima linea la pittrice belga Jane Graverol, che proprio lo scorso anno da Bonhams raggiungeva il suo record mondiale. Ora ci riprova con ben quattro opere, a partire da Le bon bout de la raison, stima € 50.000 – 70.000. Un altro lotto d’eccezione: La grande éclatée di Léon Tutundjian, dipinto intorno al 1959, è in catalogo con una valutazione di € 35.000-45.000. Artista armeno, meglio conosciuto come membro fondatore del movimento Art Concret, nel 1931 Tutundjian si unì al gruppo Abstraction-Création; ma la sua associazione con il movimento fu di breve durata, tanto che già l’anno successivo abbandonò l’astrazione a favore del Surrealismo. Tutundjian continuò a lavorare nell’ambito dello stile surrealista negli anni ’40 e ’50 ed espose regolarmente al Salon des Indépendants. È a questo periodo che risale l’opera offerta da Bonhams.
Mira a esplorare «la poesia dei surrealisti più famosi del mondo attraverso temi come il sogno, l’ignoto e il subconscio» la vendita di Parigi, lo rivela alla stampa Emilie Millon, Head of Bonhams’ Impressionist & Modern Art department. Lasciano presagire tutto questo le prime anticipazioni, tra nomi più o meno conosciuti, molti da poco riscoperti sul mercato, anche grazie all’eco massiva dell’ultima Biennale di Venezia – quel Latte dei sogni declinato dal volume di Leonora Carrington, che rimbombava fin dal titolo iniziale. Ed ecco la selezione di Bonhams: Untitled di René Magritte (€ 15.000-20.000), un altro Senza Titolo, stavolta a firma di Dorothea Tanning (€ 8.000-12.000), Quelques fois di Jacques Herold (€ 8.000-12.000).
Ma c’è anche un immancabile Cadavre Exquis sul catalogo di fine mese, il gioco surrealista per eccellenza in cui i giocatori scrivono a turno su un foglio di carta, che poi piegano, nascondono e passano al giocatore successivo. La casa d’aste ne propone uno ad opera di Valentine Hugo, André Breton, Greta Knuson. La valutazione pre-incanto: € 15.000-20.000. Per finire, un grande olio su tavola di Fabrizio Clerici, anno, 1968; appartenne nientemeno che a Federico Fellini, si intitola La XXV Ora e sarà proposto per € 12.000 – 18.000. Appuntamento a Parigi, con Cento Anni di Surrealismo.