«Nonostante le difficoltà della pandemia, il mercato dell’arte va a gonfie vele e sta raggiungendo in tutto il mondo risultati sempre più soddisfacenti». Con queste parole Blindarte introduce l’appuntamento milanese del prossimo 27 maggio, l’asta che punterà i riflettori sui grandi protagonisti dell’Arte Moderna e Contemporanea – con una sezione dedicata agli oggetti di Design.
Primo nome di spicco, senz’altro Daniel Buren; il suo riconoscibilissimo Riflesso: une peinture en cinq parties pour deux murs, travail situé (stima: su richiesta), a bande verticali bianche e blu, è formato da 5 tele da installare a parete a partire dall’angolo – elemento centrale del lavoro. «L’opera è fatta», scriveva Buren, «ma ora è necessario che tu voglia vederla». E che prima la “componga” in funzione dello spazio, aggiungeremmo in questo caso.
Passiamo quindi a un altro artista superstar, che già a dicembre ci aveva incantati con il suo Loyalty Pisses in Death’s Mouth del 2016. Stavolta, a rappresentare Jan Fabre, troviamo De Loyal gids ven de ijdelheid (The Loyal guide of Vanity) del 2016, con le iconiche ali di scarabeo gioiello (stima: 100.000/150.000 euro); ancora, l’ormai storico Battlefiled del 1998, in cera, pigmento, legno, piombo e scarabei (stima: 50.000/70.000 euro); monumentale, poi, l’opera Vleesklomp (Lump of meet) del 1997, che misura ben 200x65x30 (stima: 60.000/80.000 euro); e per finire Een Breinboom, un lavoro del 2008, che raffigura un cervello “in fiore” (stima: 30.000/40.000 euro).
Ma siamo solo agli inizi. Nel nostro viaggio tra presente e passato incontriamo anche Enrico Castellani, con una luminosissima Superficie bianca di 100×100 cm realizzata nel 2005 (100.000/150.000 euro), Cinemascope di Mimmo Rotella, del 1962, emblema della tecnica del décollage su tela (stima: 40.000/60.000), e ancora Turi Simeti, recentemente scomparso, con i suoi 5 ovali color sabbia (stima: 18.000/25.000 euro). Non possono mancare poi i colori vibranti – quasi schianti violenti – di Emilio Vedova, rappresentato qui da una Composizione a tecnica mista del 1946 (stima: 15.000/20.000 euro), e a seguire due disegni/sculture di Enzo Cucchi, entrambi esposti nella personale del 1987 alla Galleria Beyeler, a Basilea (stima: 7.000/10.000 euro e 10.000/15.000 euro).
Si passa attraverso Bende di Paolo Cotani (stima:17.000/23.000 euro), Dinamica visuale oggetto seriale BG/65 di Toni Costa (stima: 14.000/18.000 euro), Untitled (Poem) di Laurence Caroll (stima: 5.000/7.000 euro), fino a una piccola sezione dedicata all’arte africana, con opere di Seni Awa Camara, Tngatinga e Onyango. Ed eccoci così a Grosses Relief (Frau), del 2002, di Stephan Balkenhol, con una donna realizzata con la tecnica dell’intaglio che fuoriesce con eleganza da un pannello in legno (stima: 55.000/80.000 euro), mentre Jorit omaggia nel suo dittico l’indimenticabile Pino Daniele (stima: 10.000/15.000)
Terminiamo la nostra rapida rassegna con due focus a conclusione del catalogo. Il primo è dedicato alla fotografia, con lavori del calibro di Black curl del 2012 di Walead Beshty (stima: 30.000/40.000 euro), uno scatto del Museo Geologico di Madrid I di Candida Höfer (18.000/25.000 euro) e la splendida Lap b di Wolfgang Tillmans (stima18.000/25.000). L’altro, invece, si sofferma sui tappeti realizzati da artisti contemporanei – da Tony Cragg ad Alessandro Mendini – e sugli oggetti di design, tra cui spiccano le creazioni di Giuseppe Rivadossi. Appuntamento al 27 maggio, a Milano, con le proposte di Arte Moderna e Contemporanea di Blindarte.
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