È una delle gallerie di arte contemporanea più longeve di Londra, correva l’anno 1980 quando apriva la sua primissima sede in città. Adesso, a quattro decadi di distanza, Cadogan Gallery inaugura un nuovo spazio di oltre 400 metri quadrati, su due piani, nel quartiere Belgravia. C’è già una data precisa da segnare in calendario: 3 ottobre 2024. «Londra è e sarà sempre la nostra città natale», rivela a exibart Freddie Burness, direttore della sede milanese di Cadogan Gallery, che apriva a sua volta di recente, nella primavera 2023, in via Bramante 5. «Mio padre apriva la prima sede della galleria in Post Street nel 1980, e ora stiamo inaugurando il nostro nuovo spazio principale proprio a poche centinaia di metri da quella sede», spiega. «L’apertura della nostra galleria a Milano l’anno scorso è stata una grande ispirazione per il modo in cui esponiamo le nostre mostre e non vediamo l’ora di continuare a farlo a Londra».
Ecco le prime anticipazioni. Il progetto architettonico della galleria sarà firmato da Studio Jake Lai e comporterà una ristrutturazione completa dello spazio di Harriet Street – Harriet Street 7-9, all’angolo tra Harriet Walk e Harriet Street. L’obiettivo? La creazione di «uno spazio dal design elegante che dia priorità alle esigenze degli artisti incoraggiando progetti pionieristici, pur preservando l’identità della galleria».
Non è una data casuale quella del 3 ottobre, a Londra, anticipa di qualche giorno la kermesse annuale di Frieze (dal 9 al 13 ottobre 2024). Proprio in questa occasione, la mostra inaugurale metterà in dialogo gli artisti legati alla galleria fin dagli esordi con una nuova generazione di talenti. Il titolo: Cadogan Gallery: A Group Exhibition (3 ottobre 2024 – 8 febbraio 2025). Tra i protagonisti: Elise Ansel, Kim Bartelt, Lawrence Calver, Lorenzo Brinati, Gabriele Cappelli, Edoardo Dionea Cicconi, Andreas Diaz Andersson, Ramón Enrich, Richard Hearns, Terrell James, Mimi Jung, Tycjan Knut, Laurence Leenaert, Sam Lock, Nuria Maria, Theo Pinto, Emanuel Seitz, Deborah Tarr, Leonardo Anker Vandal, Richard Zinon e Maximilian Verhas.
A proposito del ruolo di Londra sotto i riflettori dell’art-market, per finire: «Nonostante la Brexit e l’incertezza degli ultimi anni», dichiara ancora Burness a exibart, «Londra è la città più internazionale d’Europa e rimane un centro del mercato dell’arte. È un posto resiliente e il grande mix di collezionisti internazionali che vivono e attraversano la città è importante». Appuntamento a ottobre, nella nuova sede di Cadogan Gallery.
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