Beeple, Rebirth #19/100. CharityStars
È la piattaforma di charity fundraising che sostiene cause di beneficenza organizzate da aziende, celebrities e privati di tutto il mondo, arrivando a raccogliere oltre $35 milioni. Nel corso degli anni ha visto sfilare all’asta i cimeli più disparati, dalle maglie dei grandi campioni agli strumenti delle leggende della musica, sempre con l’obiettivo di fare del bene. E proprio nel 2020, in piena emergenza Coronavirus, ha lanciato la campagna #VinciamoNoi (a cui anche exibart, tra gli altri, ha aderito, mettendo all’incanto opere donate da giovani artisti). Questa settimana, un nuovo step: CharityStars ha venduto per 63 mila dollari Rebirth #19/100, un’opera NFT creata da Beeple, il terzo artista vivente più costoso del pianeta. Detta in altre parole: è l’inizio – con i fuochi d’artificio – dell’avventura digital della piattaforma.
«Siamo entusiasti del risultato di questa prima asta NFT», commenta Domenico Gravagno, Amministratore Delegato di CharityStars, «che ha superato ampiamente le nostre aspettative in termini di prezzo finale di aggiudicazione dell’opera e del nostro ingresso nel settore dell’arte digitale certificata con la blockchain. CharityStars è da sempre attenta osservatrice di tutto ciò che grazie all’innovazione tecnologica può contribuire ad espandere le nostre possibilità di offrire ai nostri partner nuove modalità di fundraising per sostenere i propri progetti benefici».
Anche in questo caso, parte del ricavato sarà devoluto in beneficenza, nello specifico alla no-profit statunitense Adopt The Arts, co-fondata nel 2012 da Matt Sorum, ex batterista Guns N ‘Roses e Velvet Revolver, Abby Berman, imprenditrice e attivista, e dall’attrice Jane Lynch. L’obiettivo? sostenere l’educazione artistica e musicale nelle scuole elementari del distretto di Los Angeles, in un periodo di grandi tagli di budget alla cultura. Ma non solo. Intento della vendita di CharityStars è anche quello di avvicinare al mercato dei Non-Fungible Token un pubblico sempre più vasto, «persone che» – leggiamo sul comunicato – «possano trovare nell’arte digitale una nuova nicchia da cui attingere per arricchire la propria collezione personale».
Ed ecco quindi il passo successivo, l’apertura su www.charitystars.com di una sezione specifica interamente dedicata alle aste di opere NFT. Incluse quelle di nomi altisonanti come Damien Hirst e gli ormai celebri Bored Ape Kennel Club, che hanno da poco registrato un nuovo record da $3,4 milioni. Collezionisti 2.0, fatevi avanti.
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