Tra mercoledì e giovedì sera sono andate in scena le ultime due vendite della stagione autunnale, nelle due case d’asta leader del mondo.
Sotheby’s mercoledì notte ha scacciato la fatica dei collezionisti, costretti a sette aste in sette giorni, con una serie di highlights che hanno portato ad una serata positiva, che vale 294 milioni di dollari. Facendo due calcoli, sommando la cifra di mercoledì sera alle altre vendite svoltesi a New York nei giorni precedenti si ottiene un totale pari a 1,1 miliardi di dollari, una delle vendite migliori tra le stagioni autunnali di Sotheby’s.
Il top lot della serata, e record per l’artista, una delle lavagne di Cy Twombly, realizzata nel 1968, che è passata di mano a 70,5 milioni di dollari, 10 milioni in più rispetto alle stime iniziali. Buona la performance del Mao di Warhol, che vende a 47,5 milioni, contro una stima di 40. Alexander Rotter, il co-responsabile di New York per dipartimento di Arte Contemporanea di Sotheby’s, si è dichiarato molto felice dei risultati, soprattuto perché sono arrivati dopo molti giorni di aste, ma attribuisce il successo alla scelta di non gonfiare i prezzi dichiarando: «Questa serata ha mostrato che vi è un mercato dell’arte sano, se si decide di non spingere i prezzi».
La vendita dedicata agli Impressionisti e Moderni chiude le aste di Christie’s con un totale di 146 milioni, meno di un Amedeo Modigliani. Da alcune stagioni, Christie’s sta puntando sulla sua vendita tematica, che mescola i generi e le epoche, impoverendo le sue aste classiche. Tra i top lot della serata La carafe—Bouteille et verre di Pablo Picasso venduta a poco più di 10 milioni, una still life di Paul Cezanne, battuta per 9 milioni, e Nu a la serviette blanche di Henri Matisse, che ha realizzato la migliore performance della serata, raddoppiando la stima e passando di mano a 9,1 milioni.
Da questa maratona autunnale le case d’asta hanno ricavato un totale di 2,3 miliardi di dollari, entro le stime previste, ma di certo molto lontane dal record di 2,7 miliardi realizzato lo scorso maggio. (Roberta Pucci)