-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Pochi giorni alla ripresa dei grandi affari dell’arte, da una parte all’altra del globo. Largo spazio alle fiere, alle aste, alle immancabili art week. Ed ecco che la major Christie’s mette subito il piede sull’acceleratore: a sfilare all’incanto, il prossimo mese, saranno nientemeno che le iconiche Ninfee di Claude Monet. Quando? Il 26 settembre, nel corso della 20th/21st Century Inaugural Evening Sale. Dove? Al The Henderson di Hong Kong, la nuovissima sede della maison progettata da Zaha Hadid Architects. La stima è di HK$ 200.000.000 – 280.000.000 (US$ 25.000.000-35.000.000)
«Le Ninfee di Claude Monet sono tra le immagini più influenti nella storia dell’arte moderna», commenta Adrien Meyer, Global Head of Private Sales and Co-Chairman of Impressionist & Modern Art di Christie’s. «Queste Nymphéas rivelano le innovazioni pittoriche che avrebbero definito la sua celebre serie. Presentate per la prima volta all’asta, non c’è da stupirsi che metà dei dipinti di questa prima serie siano già conservati in istituzioni pubbliche».
Le coordinate fanno urlare al capolavoro. Creata 125 anni fa, l’opera è rimasta nella famiglia Monet per molti anni e ora viene offerta da una prestigiosa collezione privata. Altri quattro lavori di questa pionieristica serie di Nymphéas – lo ribadiva Meyer nella sua dichiarazione – sono oggi di proprietà di rinomati musei in tutto il mondo, tra cui il Musée Marmottan Monet di Parigi, il Los Angeles County Museum of Art, il Kagoshima City Museum of Art e la Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma. Anche le dimensioni sono piuttosto notevoli, 73,3 x 101 cm. A proposito di dipinto d’eccezione.
C’è un’altra caratteristica sottolineata dagli addetti ai lavori: proprio questo dipinto introduce uno degli aspetti più importanti e radicali delle Nymphéas di Monet, l’eliminazione della linea dell’orizzonte. La scena strettamente focalizzata immerge l’osservatore proprio nel centro dello stagno, rimuovendo tutti gli altri dettagli periferici. C’è spazio solo per l’acqua, per le variazioni della luce, per l’atmosfera, per i loro effetti sulle increspature dello stagno – quasi fosse un superzoom.
«Siamo orgogliosi di presentare il debutto all’asta di questo masterpiece di Claude Monet alla Christie’s Inaugural Evening Sale presso The Henderson», rivela Cristian Albu, Deputy Chairman, Head of 20th/21st Century Art, Christie’s Asia Pacific. «Trattandosi di una delle poche opere della prima serie pionieristica Water Lilies di Monet che si trova ancora in una collezione privata, mentre le altre si trovano nei musei di tutto il mondo, questo dipinto è un vero tesoro».