Pablo Picasso, La fenêtre ouverte, 1929. Christie's
Riconoscibilissimo, è vero, ma non di certo il Picasso più noto. Non quello della realtà cubista, sfaccettata, ridotta a pochi accordi di colore; non quello del periodo rosa o blu, con figure statiche, malinconiche, assenti; e nemmeno l’artista affascinato dalle rovine di Roma, s’intende, l’autore delle scene di Parade. Christie’s mette all’asta La fenêtre ouverte (1929): un dipinto della piena fase surrealista di Picasso, tutto intriso di simboli e di richiami alla sua vita personale. La stima? Una cifra compresa tra £ 14.000.000-24.000.000.
1929. Picasso è sposato con Olga Khokhlova, ma da due anni Marie Thérèse Walter è la sua amante, la sua nuova, giovanissima musa. Non è ancora il tempo della Femme assise près d’une fenêtre del 1932, di quell’annus mirabilis in cui – lo dice il critico William Rubin – «Picasso segna l’apice dell’intensità e del successo febbrili» (Christie’s l’ha venduta lo scorso maggio per $ 103,4 milioni). E siamo ancora distanti dalla figura dormiente ed erotica della Femme nue couchée au collie (la stessa che, nel marzo 2021, ha trovato un acquirente per £ 14,6 milioni). In La fenêtre ouverte Marie-Thérèse è ancora evanescente, intima, appena accennata, ma l’artista-minotauro rivela senza preavviso il profilo della sua musa segreta. Lo tratteggia quasi sovrappensiero, forse sognante. Forse per un impulso totalmente irrazionale, come da migliore lezione surrealista. In un attimo, ecco emergere il volto di Marie-Thérèse.
Spiega Olivier Camu, Deputy Chairman, Impressionist and Modern Art di Christie’s: «Contenuto nella stessa collezione europea per mezzo secolo, questo dipinto potente e dai colori esplosivi – al culmine del periodo surrealista di Picasso e due anni dopo l’inizio della sua relazione amorosa clandestina con Marie-Thérèse – rappresenta una brillante fusione delle diverse passioni e ispirazioni che hanno definito la vita dell’artista alla fine degli anni ’20. Assaporando la natura segreta della loro storia d’amore, Picasso non ha potuto fare a meno di includere la propria amante nella forma del busto in gesso di questo dipinto».
Insomma, è un’opera fondamentale quella offerta dalla maison di François Pinault, altri lavori della stessa serie sono custoditi in musei come il Centre Pompidou di Parigi e il MoMA di New York. Fu lo stesso Picasso a includere La fenêtre ouverte nella storica mostra del 1932, alla Galerie Georges Petit di Parigi, e il dipinto è stato ospitato, nel 1968, tra i capolavori di Dada, Surrealism & Their Heritage al Museum of Modern Art. L’ultimo proprietario lo acquistò alla Galerie Beyeler di Basilea nel marzo del 1970. Ora la tela approda a New York (4-8 febbraio) e a Hong Kong (15-17 febbraio), prima di chiudere in bellezza con l’esposizione di Londra, a partire dal 23 febbraio. Appuntamento al 1 marzo 2022, alla vendita serale The Art of the Surreal, per il suo debutto sul mercato secondario.
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