-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Colonia, arrivano puntuali gli Old Masters di Lempertz. Una sfilata di nomi altisonanti, sculture lignee, in avorio, c’è anche una selezione di “piccoli maestri” – come li chiamano dalla maison. L’appuntamento: sabato 20 maggio. Il punto forte della selezione: senz’altro la Santa Maddalena di Guido Reni, offerta con una stima di € 350.000 – 400.000. «È un’opera giovanile molto rara, di una bellezza e un’intensità straordinarie», racconta a exibart Carlotta Mascherpa, Old Masters Specialist e Responsabile Italia di Lempertz. «Raramente è stata mostrata in pubblico e al contempo vanta una provenienza importante, tracciabile fin dal XVIII secolo». Non una giovane seminuda che guarda il cielo con le lacrime grondanti, alla maniera di Tiziano; ben diversa dalla Maddalena Penitente dello stesso Reni, il dipinto del 1635 custodito al Walters Art Museum di Baltimora. Nella versione di Lempertz, la santa sostiene il capo in posa meditativa, mentre una mano sfiora il teschio e il crocifisso in primo piano – su cui sono diretti lo sguardo e il pensiero di Maddalena. C’è un panno viola tenue a cingerle le spalle, nessuna nudità sulla tela. «Ci auguriamo vivamente», rivela Mascherpa, «che generi un’attenzione particolare in collezionisti e istituzioni». Il record d’asta per il pittore di Bologna, attualmente, è di € 3.1 milioni (Hampel, 2019).
È in buona compagnia, da Lempertz, il dipinto di Reni. A partire da un doppio ritratto cinquecentesco di Lucas Cranach, raffigura Federico di Sassonia «il Saggio» e suo fratello Giovanni «il Costante» (stima: € 200.000 – 250.000). «Sono stati probabilmente creati per commemorare gli elettori sassoni», spiegano dalla casa d’aste, «tra i primi e più importanti mecenati di Lucas Cranach il Vecchio». Seguono un’Allegoria della Carità di Salomon de Bray (stima: € 70.000 – 80.000), una Santa Maria Maddalena di Tiziano Vecellio (stima: € 100.000 – 120.000), un piccolo Cristo in croce con il santo Girolamo e un santo agostiniano ad opera di Bernardino di Bosio Zaganelli (stima € 50.000 – 60.000) – quest’ultimo, probabilmente destinato ad uso privato. Poi ancora un nome di rilievo per il mercato italiano, Antonio de Bellis, che con l’opera Santa Caterina d’Alessandria del 1640, «riunisce gli stili caratteristici del pittore napoletano allievo di Massimo Stanzione e presenta un linguaggio visivo molto personale, raffinato e delicato» (stima: 50.000€ – 60.000). Per finire, direttamente dalla sessione del 20 maggio dedicata ai “piccoli maestri”, La Predicazione di San Paolo di Andrea Locatelli, «un vero e proprio gioiello» – per usare le parole dello storico dell’arte del XVII secolo Andrea Busiri Vici – che non passerà inosservato agli appassionati di vedute. Stima: € 7000-9000. Fair warning.