Art-Rite chiude il primo semestre dell’anno con quasi 90 lotti che scandiscono l’asta del prossimo 15 luglio: una doppia sessione – Day Sale ed Evening Sale – punterà i riflettori sull’Arte Moderna e Contemporanea, con nomi italiani e internazionali che spaziano da Jasper Johns a Piero Dorazio a Gino De Dominicis (qui il catalogo completo e il tour dell’esposizione).
Iniziamo allora da un nutrito gruppo di grafiche e incisioni che includono lavori di Marino Marini, Hans Hartung, Josef Albers, Barbara Hepworth; tra le altre, si segnalano due opere di Lucio Fontana, Serie Rosa #4 e Concetto spaziale, un’incisione all’acquatinta e una serigrafia che vengono stimate, rispettivamente, €2.000 – €4.000 e €4.000 – €6.000.
Gérard Schneider è tra i rappresentanti dell’Informale all’incanto con Senza Titolo del 1955, lo stesso anno della sua partecipazione alla prima edizione di Documenta (€5.000 – €8.000). Seguono in catalogo le opere di Mattia Moreni (stima €2.000 – €4.000), due disegni di Jean Fautrier (stima €3.000 – €6.000 e €1.500 – €2.500) e i lavori di Emilio Scanavino (stima €4.000 – €6.000 e € 3.000 – €5.000) – che restituiscono, tutti insieme, una panoramica del linguaggio frastagliato del dopoguerra. L’arte figurativa, dal canto suo, trova i suoi esponenti in artisti come Giuseppe Migneco (€5.500 – €7.500) e Achille Funi (stima €2.000 – €4.000), mentre l’Astrattismo di Giulio Turcato – che associa il colore a sabbie e polveri d’argento – sfilerà sotto il martello dell’asta con la brillantezza della tela Cangiante (stima €4.500 – €5.500).
Tre opere di Rodolfo Aricò, l’acrilico su faesite intitolato Da l’orizzonte di Mario Nigro (stima €4.000 – €8.000), un collage su carta di Giuseppe Uncini (stima €1.500 – €2.500); e si arriva così alla sezione di scultura di Art-Rite, che include un lavoro in bronzo di Alik Cavaliere (stima €1.500 – €2.500), una ceramica parzialmente smaltata di Erik Dietman (stima €2.000 – €4.000) e i colori vivaci di Natura morta con un barattolo di Radomir Damnjanović Damnjan (stima €4.000 – €6.000).
La seconda sessione di vendita, da Art-Bite, è una sfilata di oltre 20 esemplari contemporanei. Incontriamo l’incisione 0-9 di Jasper Johns, custodita in altre numerazioni anche al British Museum di Londra e al Cleveland Museum of Art (stima €10.000 – €20.000); ci sono gli immancabili giochi di luce di Piero Dorazio in Senza titolo del 1957, quelli che il suo amico Ungaretti definiva intrecci di raggi di colore (stima €12.000 – €18.000); e non è da meno Senza titolo del 1957 di Remo Bianco (stima €9.000 – €12.000) che, appartenente alla serie dei Collage, viene scomposto in un assemblaggio di diversi piccoli quadrati e – spiegano gli esperti – conferisce «un carattere di flessibilità all’immagine nei suoi elementi costitutivi».
È il turno di Senza titolo dell’esponente della Pittura Analitica Giorgio Griffa, secondo cui «Il mio lavoro invece, dopo la scelta iniziale, è semplicemente eseguito» (stima €15.000 – €25.000), mentre Senza titolo (Piramide) di Gino De Dominicis, è l’emblema di un «artista incredibilmente avanguardistico e difficilmente inscrivibile entro i confini imposti dalle suddivisioni accademiche» – come lo descrivono gli esperti della casa d’aste (stima €20.000 – €30.000). Non manca, anche in questo secondo round, un nucleo di sculture che porta in scena nomi come Alik Cavaliere (stima €4.000 – €6.000), Giuseppe Spagnulo (stima €15.000 – €25.000) e Fausto Melotti, quest’ultimo rappresentato da una ceramica smaltata proveniente da una collezione lecchese (stima €7.000 – €9.000).
Concludiamo la nostra ricognizione con alcune punte di diamante della vendita, a partire dai colori sgargianti di Una sera di Salvo (stima €16.000 – €22.000). Reliev 32 – Theme a variation n.3, 50×50 cm, ripercorre le riflessioni di Julio Le Parc sul rapporto tra le caratteristiche dell’oggetto e la percezione di chi lo osserva, che ne fecero un pioniere della Op Art e dell’Arte Cinetica (stima €12.000 – €18.000). L’iconica Light-Blue Pearl Record Vehicle (M.S.) I di Gianni Piacentino, infine, rievoca con forza le parole di Germano Celant, che celebrava le opere dell’artista come «un’uscita assoluta dall’imperfezione, dall’istantaneità e dalla casualità del fare arte, per accedere a un universo di perfezione, calcolo e concentrazione, così da poter competere, sul piano del sublime e dell’assoluto, con un veicolo da corsa o da volo»(€30.000 – €60.000). Appuntamento al 15 luglio con le sessioni di Arte Moderna e Contemporanea di Art-Rite.
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