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Da Kandinskij a Isgrò: l’arte moderna e contemporanea di Cambi Casa d’Aste
Mercato
Proseguono gli appuntamenti con le grandi aste italiane di dicembre con un evento imperdibile per collezionisti e appassionati di arte moderna e contemporanea: mercoledì 18 dicembre, alle ore 16:00, la sede milanese di Cambi Casa d’Aste presenterà una curata selezione di 180 lotti che spazia dai grandi nomi del secolo scorso fino alle tendenze artistiche più recenti.
Tra i protagonisti dell’asta vediamo sicuramente il dipinto Zu oben durch blau (Verso l’alto attraverso il blu) di Vasilij Kandinskij, un olio su cartone del 1930 di 49×35 cm stimato tra i €350.000 e i €450.000. Quest’opera astratta è stata dipinta in un momento cruciale per la carriera del maestro russo e vanta una provenienza che include prestigiose collezioni e gallerie come Galleria Gissi di Torino e la parigina Heinz Berggruen; il piccolo capolavoro compare inoltre in evenemenziali pubblicazioni tra cui il celebre Catalogue Raisonné of the Oil Paintings di Roethel e Benjamin, che confermano il suo grande valore storico e artistico.
Non meno rilevante è il monumentale Emilio Isgrò, Da quale dei 116 cerchi si muoverà il Generale Giap per l’offensiva finale del 1975. Quest’opera su legno dalle dimensioni impressionanti – circa 896 x 280 cm – esplora, come molti dei suoi lavori, il confine tra linguaggio e rappresentazione, offrendo una riflessione profonda sull’incertezza e sull’indeterminatezza del tempo. Stimato tra i €250.000 e i €300.000, anche l’enorme pannello ha alle spalle una carriera espositiva di rilievo, con mostre a Palazzo Reale di Milano, Gallerie d’Italia e Casa Manzoni. Il significato di questo laconico titolo? Ce lo spiega Isgrò stesso in un estratto della sua Autointervista 1970-1975.
«Il mio Giap mostra centosedici cerchi tutti uguali che rinviano a una domanda: da quale cerchio si muoverà il generale Giap per l’offensiva finale. Se si vuole, il discorso è politico anche nel senso comune: è chiaro, infatti, che cosa significhi il generale di Hanoi per il popolo vietnamita e quale speranza evochi la sua ombra. Ma il significato dell’installazione non è tutto qui, sta anche altrove: nell’impedire una scelta, nell’impossibilità di indicare questo o quel cerchio, di privilegiare un segno sugli altri. In un mondo che vive di privilegi, anche a livello linguistico, questo non è un problema secondario. È la spiegazione che preferisco, quella che la mia fiducia sottoscrive. Ma quando ho realizzato Giap ho avuto paura, per la prima volta da quando faccio questo mestiere. Forse è il pensiero Occidentale che si brucia, e oggi, a trentotto anni, lo avverto più di ieri. C’è spazio per la domanda non per la risposta. Questa si chiama inquisizione».
Il catalogo prosegue e si arricchisce di ulteriori opere di artisti del calibro di Frank Kline, Piero Dorazio e Alighiero Boetti. Di questi il gesto espressionista astratto di Kline emerge in un’opera su carta proveniente dalla Grace Borgenicht Gallery di New York e stimata tra i €25.000 e i €35.000, mentre Dorazio, ormai da anni habitué delle più prestigiose aste italiane e internazionali, presenzia all’incanto con un colorato olio su tela, Idem (1971), stimato tra i €50.000 e i €60.000. Il piccolo arazzo di Boetti invece, Attirare l’attenzione (1987 ca.), sarà offerto all’incanto con una stima compresa tra i €35.000 e i €45.000. Con una proposta eterogenea che abbraccia notevoli e differenti espressioni artistiche, Cambi Casa d’Aste chiude l’anno con una vendita che celebra la grande arte moderna e contemporanea.