17 dicembre 2024

Da Kandinskij a Isgrò: l’arte moderna e contemporanea di Cambi Casa d’Aste

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A Milano, Cambi chiude il 2024 con una vendita che racconta oltre un secolo di arte. Sguardo agli highlights del catalogo, dalle avanguardie storiche alle correnti contemporanee

Courtesy of Cambi

Proseguono gli appuntamenti con le grandi aste italiane di dicembre con un evento imperdibile per collezionisti e appassionati di arte moderna e contemporanea: mercoledì 18 dicembre, alle ore 16:00, la sede milanese di Cambi Casa d’Aste presenterà una curata selezione di 180 lotti che spazia dai grandi nomi del secolo scorso fino alle tendenze artistiche più recenti.

Tra i protagonisti dell’asta vediamo sicuramente il dipinto Zu oben durch blau (Verso l’alto attraverso il blu) di Vasilij Kandinskij, un olio su cartone del 1930 di 49×35 cm stimato tra i 350.000 e i 450.000. Quest’opera astratta è stata dipinta in un momento cruciale per la carriera del maestro russo e vanta una provenienza che include prestigiose collezioni e gallerie come Galleria Gissi di Torino e la parigina Heinz Berggruen; il piccolo capolavoro compare inoltre in evenemenziali pubblicazioni tra cui il celebre Catalogue Raisonné of the Oil Paintings di Roethel e Benjamin, che confermano il suo grande valore storico e artistico.

Vasilij Kandinsky, Verso l’alto attraverso il blu. Stima 350-450 mila euro

Non meno rilevante è il monumentale Emilio Isgrò, Da quale dei 116 cerchi si muoverà il Generale Giap per l’offensiva finale del 1975. Quest’opera su legno dalle dimensioni impressionanti – circa 896 x 280 cm – esplora, come molti dei suoi lavori, il confine tra linguaggio e rappresentazione, offrendo una riflessione profonda sull’incertezza e sull’indeterminatezza del tempo. Stimato tra i 250.000 e i 300.000, anche l’enorme pannello ha alle spalle una carriera espositiva di rilievo, con mostre a Palazzo Reale di Milano, Gallerie d’Italia e Casa Manzoni. Il significato di questo laconico titolo? Ce lo spiega Isgrò stesso in un estratto della sua Autointervista 1970-1975.  

«Il mio Giap mostra centosedici cerchi tutti uguali che rinviano a una domanda: da quale cerchio si muoverà il generale Giap per l’offensiva finale. Se si vuole, il discorso è politico anche nel senso comune: è chiaro, infatti, che cosa significhi il generale di Hanoi per il popolo vietnamita e quale speranza evochi la sua ombra. Ma il significato dell’installazione non è tutto qui, sta anche altrove: nell’impedire una scelta, nell’impossibilità di indicare questo o quel cerchio, di privilegiare un segno sugli altri. In un mondo che vive di privilegi, anche a livello linguistico, questo non è un problema secondario. È la spiegazione che preferisco, quella che la mia fiducia sottoscrive. Ma quando ho realizzato Giap ho avuto paura, per la prima volta da quando faccio questo mestiere. Forse è il pensiero Occidentale che si brucia, e oggi, a trentotto anni, lo avverto più di ieri. C’è spazio per la domanda non per la risposta. Questa si chiama inquisizione».

Frank Kline, Senza titolo. Stima 25-35 mila euro

Il catalogo prosegue e si arricchisce di ulteriori opere di artisti del calibro di Frank Kline, Piero Dorazio e Alighiero Boetti. Di questi il gesto espressionista astratto di Kline emerge in un’opera su carta proveniente dalla Grace Borgenicht Gallery di New York e stimata tra i 25.000 e i 35.000, mentre Dorazio, ormai da anni habitué delle più prestigiose aste italiane e internazionali, presenzia all’incanto con un colorato olio su tela, Idem (1971), stimato tra i 50.000 e i 60.000. Il piccolo arazzo di Boetti invece, Attirare l’attenzione (1987 ca.), sarà offerto all’incanto con una stima compresa tra i 35.000 e i 45.000. Con una proposta eterogenea che abbraccia notevoli e differenti espressioni artistiche, Cambi Casa d’Aste chiude l’anno con una vendita che celebra la grande arte moderna e contemporanea.

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