Man Ray, Giorgio de Chirico, 1930 ca. Courtesy of Farsettiarte
Farsettiarte torna in scena con un incanto a tempo dedicato alla fotografia, una straordinaria raccolta di 160 lotti che raccontano, catturano, cristallizzano per sempre un attimo di storia. Da Man Ray a Robert Mapplethorpe, da Luigi Ghirri a Ugo Mulas a Henri Cartier-Bresson: fino al 27 maggio, i lavori dei grandi maestri saranno disponibili sul sito della maison, con basi d’asta che partono da 100 euro e arrivano oltre i 10.000 (qui il catalogo completo).
Iniziamo allora da Man Ray, che con la sua incessante sperimentazione – culminata nel 1921 con la Rayografia – dà voce all’assurdità dei tempi moderni. Qui scopriamo Giorgio de Chirico (1930 ca), due stampe a contatto ai sali d’argento, 9×12 cm, presentate con una stima compresa tra 14.000 e 22.000 euro. Lo scatto a destra – segnalano dalla casa d’aste – è lo stesso utilizzato per il celebre montaggio La scacchiera surrealista (1934).
Trident Peeling Paint, Rochester New York (1957) è invece il titolo del lavoro al lotto 95, uno scatto del fotografo Minor White che racchiude tutta la poesia, l’indagine intima e profonda tipica della sua sensibilissima ricerca. «Le sue immagini», leggiamo sul catalogo, «non vanno solo guardate e studiate, vanno sentite, odorate, interpretate. Ciascun soggetto, sia esso un muro incrostato, una cascata, o delle foglie, perde il suo significato oggettivo e diventa un’opera d’arte che trascende la realtà».
È il turno della raccolta di Urs Luthi con Un’isola nell’aria (1975): una cartella contenente 36 stampe alla gelatina ai sali d’argento applicate su cartoncino, ed. 9/75, 60×50 cm ognuna, presentata da Farsettiarte con una stima di 10.000 – 14.000 euro. In una costante dicotomia tra ironia e tragedia, tra realtà e fantasia, le fotografie di Urs Luthi narrano le sfaccettature di un’intera esistenza, troppo breve per essere presa troppo sul serio.
E potevano mancare i grandi rappresentanti italiani tra i protagonisti del catalogo? Incontriamo una polaroid di Luigi Ghirri, Senza titolo (Modena) del 1980, con una stima di 2.200-3.200 euro; quattro opere di Franco Fontana, tra cui due stampe cromogeniche vintage della serie Swimming pools (stima: 1.200 – 1.800 euro ciascuna); venti stampe in bianco e nero di Antonio Biasiucci, dalla serie Ex voto del 2007 (stima: 10.000-16.000 euro); e ancora gli scatti di A tutto tondo (2007) di Mario Cresci, con quei dettagli in formato circolare tutti dedicati al mondo del polo.
Ma l’offerta di Farsettiarte, si diceva, è davvero sconfinata, includendo anche opere di artisti come Nobuyoshi Araki, Mario Giacomelli, Mario Schifano, Luigi Veronesi, Claudio Gobbi, Pino Musi e Pio Tarantini. «La selezione», spiegano dalla casa d’aste, «è stata composta privilegiando un principio di varietà ed evoluzione storica e concettuale del medium, in grado di offrire uno spaccato sul cambiamento che la fotografia ha subito nel corso dell’ultimo secolo». Appuntamento fino al 27 maggio.
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