17 settembre 2024

Da Milano a Londra: in mostra da Phillips gli highlights delle aste di ottobre

di

Nella nuova sede meneghina di via Lanzone, la casa casa d’aste Phillips presenta in anteprima i lotti delle vendite londinesi di Modern & Contemporary Art

Sam Francis, Los Angeles. Courtesy of Phillips

Siamo nel centro storico di Milano, a due passi dalla Basilica di Sant’Ambrogio. È qui che, nel settembre 2023, Phillips inaugurava il nuovo spazio espositivo di via Lanzone 2: un punto strategico per consolidare il rapporto con i collezionisti italiani, una sede viva, un susseguirsi di selling exhibition e di preview eleganti che fanno da anticamera alle maxi aste in giro per il globo. Il tutto – non guasta – nella bella cornice del cinquecentesco Palazzo di Prospero Visconti, restaurato negli anni ’50 con interventi di Luigi Caccia Dominioni. Ed ecco il primo appuntamento d’autunno: dal 17 al 19 settembre, la sede meneghina espone una selezione di opere che saranno incluse nelle prossime vendite di Phillips a Londra.

Qualche nome? Il cavaliere azzurro (The blue rider) di Marino Marini (stima: £600,000-900,000), Guns di Andy Warhol del 1981(stima: £ 450,000-650,000), l’opera – straordinariamente conservata – Segni Neri di Carla Accardi del 1967 (stima: £80,000-120,000), Punta del Hidalgo della superstar del mercato Salvo, realizzata intorno al 1990 (stima: £ 50,000-70,000) e ancora Untitled di Francesca Mollet del 2020 (stima: £ 20,000-30,000). Li vedremo sfilare sotto il martello il prossimo 10 ottobre, in ottima compagnia con esemplari come Portrait of Prince Charles (1982) e Portrait of Princess Diana (1982) eseguiti da Andy Warhol e ispirati alla celebre fotografia del fidanzamento della coppia reale.

Marino Marini, Il cavaliere azzurro (The blue rider). Courtesy of Phillips

Non finisce qui. Oltre alla preview dei pezzi in asta a Londra, Phillips presenta a Milano anche alcuni lavori destinati a trattative private, tra cui pezzi di Lucio Fontana, Michelangelo Pistoletto e Basquiat. Poi un ritratto femminile, estatico, ad opera di Chloe Wise, l’artista canadese classe 1990 che critica il capitalismo, il consumismo, lo fa a tinte accese, satiriche, a tratti cool. E ancora Ariana Papademetroupolus, che è esposta proprio in questi giorni – è la sua prima mostra italiana – da MASSIMODECARLO, a Casa Corbellini Wassermann. Uno squarcio che irrompe dall’interno, quasi un varco, un portale. Appuntamento da Phillips.

Francesca Mollett, Untitled, 2020. Courtesy of Phillips
Carla Accardi, Segni Neri,1967. Courtesy of Phillips

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui