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Intersect è la nuova asta di Phillips che porta con sé tutti i cambiamenti di questo 2020. È online, innanzitutto, come ormai siamo abituati, e a tratti ci sembra che la modalità digitale sia sempre stata così diffusa. Invece no, prima che la pandemia arrivasse a sconvolgere gli equilibri del mercato erano soprattutto i giovani e i clienti asiatici a prediligere i click veloci e, in ogni caso, era molto più raro assistere a vendite di questo tipo, a tanti zeri. Ma, si diceva, Intersect è al passo coi tempi: oltre a essere online è anche una cross-category, vale a dire che unisce lotti delle categorie e dei periodi più disparati, con un format già sperimentato a maggio (l’asta Refresh: Reload) e poi confermato dalle competitor Christie’s e Sotheby’s (che, secondo ArtTactic, avrebbero totalizzato £145.5 milioni con le loro cross-collecting sales estive). Una mossa intelligente, tra l’altro, perché attira un bacino di pubblico più ampio, dal giovane investitore al collezionista annoiato in vestaglia. Insomma, Intersect sembra proprio figlia del suo tempo, di questo 2020 che ci vuole più malleabili, più intraprendenti, sempre pronti a tutto.
Intersect: arte contemporanea, orologi e gioielli insieme da Phillips
E così arte e lusso si incontrano all’incanto di Phillips: non solo capolavori dell’arte contemporanea, ma anche orologi e gioielli, per un totale di 110 lotti disponibili fino al 14 settembre. Ci sono due zucche a pois (stimate, ognuna, tra $15,400-23,100) di Yayoi Kusama, la superstar del mercato dell’arte che non si è mai fermata e che in piena pandemia ha dedicato una poesia al virus (Sparisci da questa Terra!). Ci sono Girl with Balloon di Banksy (stima $57,700-83,300) e Best Buddies (stima $12,800-19,200) di Keith Haring, realizzato nell’anno della sua morte. E, ancora, Eddie Martinez, che partecipa all’asta con EMHK WOP 13 (stima $11,500-15,400), un’opera capace di assemblare le peculiarità dell’artista: blocchi di colore vibranti, quasi scarabocchi, si mescolano a un tratto più definito, rivelando una grande precisione dietro a quella casualità solo apparente. Non potevano poi mancare Takashi Murakami, con ben 7 lotti in vendita, e l’acclamatissimo Daniel Arsham, le cui opere della serie Future Relics evidenziano i continui rimandi tra passato, presente e futuro.
Anche le altre categorie che sfilano all’asta non deludono le aspettative, dagli splendidi gioielli firmati Van Cleef & Arpels, Tiffany e Graff, fino agli orologi di Chopard, Rolex e Vacheron Constantin. La possibilità, enfatizzata dal team di Hong Kong, è quella di attingere allo stesso incanto e aggiudicarsi lotti incredibilmente diversi tra loro (e magari, come suggerito dal sito, geneticamente affini). Non avevate mai pensato che un anello e un’opera di arte contemporanea potessero riferire la stessa atmosfera? Un’altra novità, o meglio, una nuova lente per vedere le cose, come soltanto la follia di questo 2020 ci ha insegnato a fare.