04 gennaio 2022

DART 2121: è in corso la prima grande mostra NFT italiana

di

Da Beeple a Larva Labs, passando attraverso Giuseppe Lo Schiavo, Giovanni Motta, Annibale Siconolfi. Uno sguardo alla Crypto Art esposta al Museo della Permanente di Milano

FABIO GIAMPIETRO, Metamorphosis – The Eye

Alla Permanente di Milano il futuro è work in progress. Si chiama DART 2121 la prima grande rassegna di Crypto Art dal vivo organizzata in uno spazio museale italiano. Curata da DART (Dynamic Art Museum) e WRONG THEORY (qui potete recuperare l’intervista al team) in collaborazione con Alessandro Brunello, Alan Tonetti e Serena Tabacchi, sarà visitabile fino al 6 febbraio 2022.

La mostra propone un percorso espositivo sui generis per avvicinare curiosi e appassionati ai manufatti digitali new generation e incoraggiare un’interazione multisensoriale. Per il progetto sono stati selezionati diversi nomi internazionali e nostrani, individuati fra tre categorie di creators digitali: gli emergenti, i blue chip – quelli già affermati – e gli OG, ovvero gli Old Guys della ‘NFT school’. 

Aeforia, Lucas Aguirre, Alotta Money, Alessandro Bavari, Andrea Bonaceto, Bored Ape Yacht Club, Andrea Chiampo, Federico Clapis, Crypto Punks, Mattia Cuttini, Jan Hakon Erichsen, Eskalator, Mattia Giordano, Hackatao, Matt Kane, Raphael Lacoste, Giuseppe Lo Schiavo, Tim Maxwell, Giovanni Motta, Neurocolor, Sarah Zucker e The Sandbox. Questi ultimi sono solo alcuni tra artisti, progetti e metaversi presenti in mostra e che attualmente cavalcano la cresta dell’onda.

 

Visualizza questo post su Instagram

 

Un post condiviso da Dart Dynamic Art Museum (@dartmilano)

Non solo un’esperienza museale tradizionale ma anche innovativa, immersiva e partecipativa, ricca di eventi, talk e interviste che ripercorreranno le tappe storiche della Crypto Art ‘passando il microfono’ ad alcune tra le voci più autorevoli dell’era digitale. Verranno raccontate e discusse tutte le possibilità di sviluppo e fruizione di questa nuova forma d’arte, nonché di mercato e collezionismo ad essa collegate.

Tra i numerosi appuntamenti che scandiscono le giornate alla Permanente, il 21 dicembre 2021 ha preso la parola Sebastien Borget, COO e cofondatore del metaverso di The Sandobox, spiegando nel dettaglio la genesi e lo sviluppo della piattaforma e dei vantaggi che questa offre ad artisti e creators digitali della new age. Il metaverso di Borget ha una particolare rilevanza in DART 2121 tanto da essere rappresentato attraverso l’esposizione di ben tre opere: The Captain – Bored Ape #3749; The Sandbox Mystical Festival; Shrine of Truth.

Finalmente gli appassionati, i curiosi e tutti quei nuovi cripto borghesi collezionisti di NFT (ve ne parlavamo qui) potranno godersi storie, racconti, opere e progetti digitali dal vivo, collocati fisicamente all’interno di un luogo capace di abbattere barriere e confini tra reale e virtuale, tra natura e artificio. E potranno uscire almeno per un attimo da ‘Opensea’, per rimettere piede in un museo, il crypto museo del futuro!

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui