L’Arte Moderna e Contemporanea torna in scena da Il Ponte Casa d’Aste, con una sfilata di nomi italiani e internazionali che spaziano dalla pittura alle ceramiche, dai multipli alle grafiche alle sculture. Ci sono Giulio Paolini, Sam Francis, Piero Manzoni tra i protagonisti dell’incanto, e ancora Andy Warhol, Piero Dorazio, Lucio Fontana: i lotti selezionati dalla maison raccontano periodi, tecniche e stili lontani, tutti concentrati nell’appuntamento del 25 e 26 maggio, nelle sale milanesi di Palazzo Crivelli.
Si parte allora dalla pittura di inizio Novecento, rappresentata tra gli altri da una rarissima pergamena di Adolfo Wildt del 1922 (€ 12.000 – 15.000), da una tempera futurista di Fillia del 1925 (€ 12.000 – 15.000) e un olio divisionista di Sexto Canegallo del 1925 (€ 10.000 – 15.000). La tempera del 1938 di Mario Sironi, al lotto n. 12, è invece lo studio per il mosaico del Palazzo di Giustizia di Milano (€ 8.000 – 12.000), ed è seguito da una Marina di Carlo Carrà che fu esposta nientemeno che alla Biennale di Venezia, nel 1932 (€ 8.000 – 12.000).
Ricordate le meraviglie della Collezione di Cesare e Gina Romiti all’incanto, lo scorso aprile? Dalla stessa raccolta provengono 112 opere del catalogo di Arte Moderna e Contemporanea, con proposte che includono Concerto di Felice Casorati (€ 25.000 – 35.000) e una gouache su carta di Alexander Calder del 1971 (€ 50.000 – 60.000). Di grande pregio, poi, Osteria romana, una grande tela di Mario Mafai del 1949 (€ 25.000 – 35.000), esposta tra le altre alla XXV Biennale di Venezia, alla Galleria La Colonna di Milano e alla Galleria Netti Vespignani di Roma.
Un focus a parte lo merita La città che avanza di Giacomo Balla (€ 22.000 – 28.000), prestata da Pierluigi Bartoli a Enrico Crispolti, nel 1963, per la mostra torinese dedicata all’artista e attualmente inserita nel progetto della mostra Balla a Roma, in calendario per l’autunno 2022. Il dipinto – leggiamo sulla scheda tecnica dell’opera – fu pubblicato da Valerio Rivosecchi e Antonello Trombadori nel 1986: «Questa veduta del lungotevere Flaminio, con il cantiere del lungotevere della Vittoria in primo piano e sullo sfondo Villa Balestra, fa ripensare ai suoi esordi, ai cantieri della giornata dell’operaio e ai quadri del suo allievo Boccioni. La cornice fatta apposta per sottolineare con il rilievo di finti ferri e bulloni la tematica del quadro, ci riporta al suo straordinario artigianato futurista».
E si arriva così a Insicuro – Noncurante del 1975-76 di Alighiero Boetti, che sembra racchiudere la storia e la poetica dell’artista in un rarissimo, emblematico portfolio. «Affascinante, e ben evidente in questa cartella», spiega Giulia Girardello, «è l’instancabile lavoro di analisi della realtà in tutte le sue forme, la varietà di temi e immagini, indagati da Boetti con intensità ma anche con ironia e leggerezza» (€ 40.000 – 50.000). Sempre nell’ambito dell’arte povera e concettuale, non sono da meno l’installazione monumentale Zeusi e Parrasio di Giulio Paolini (€ 120.000 – 150.000) e i riconoscibili lavori di Piero Manzoni, tra cui spicca Linea lunga metri 5,70 (€ 60.000 – 80.000).
Ancora qualche opera sparsa: Deep bleu del 1961 di Jean Fautrier, proveniente dalla storica Galleria Apollinaire (€ 35.000 – 45.000), un’iconica Combustione di Alberto Burri del 1964 (€ 35.000 – 45.000), una tela del 1963 di Gastone Novelli, Munkar e Nakir (€ 35.000 – 45.000), Equidistanza di Piero Dorazio del 1963 (€ 70.000 – 80.000) e un’opera su carta di Cy Twombly, Triumph of Galatea, del 1961 (€ 60.000 – 80.000). Untitled – Blue, Yellow and White di Sam Francis, datato 1956, è un vero capolavoro dell’artista e fu pubblicata sul manifesto della mostra “Il cavaliere azzurro: Der Blaue Reiter”, alla GAM di Torino nel 1971 (€ 150.000 – 200.000).
E chi si dimentica la grande Ballerina di Lucio Fontana (€ 400.000) che ha brillato, a Milano, nel giugno del 2019? O Madonna con Bambino e Crocefisso, rispettivamente €512.500 e €450.000, aggiudicati nel dicembre dello stesso anno? Come da tradizione, anche stavolta la ceramica e la scultura ricoprono un ruolo importante nel catalogo de Il Ponte, con lavori come Concetto spaziale, in terracotta, di Lucio Fontana (€ 40.000 – 60.000), alcune ceramiche e i bronzi Insonnia, Divagando e Coro del maestro Fausto Melotti e una Hod Carrier di Salvatore Scarpitta del 1989 (€ 20.000 – 30.000). Appuntamento alle tornate del 25 e del 26 maggio, al n.12 di Via Pontaccio, Milano.
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