Succede in Francia, la protagonista è una storica casa d’aste francese. Un comunicato stampa rilasciato da Drouot.com rivela che due società di investimento, Vesper Investissement e Groupe Chevrillon, hanno acquisito il 30% del colosso Drouot. Vale a dire una realtà fondata nel lontano 1852 nel cuore di Parigi, che vanta tra gli altri la vendita nel 1852 dei beni di Luigi Filippo I, re dei francesi; ma anche la leggendaria asta della Peau de l’Ours, datata 1914; e poi ancora la collezione di André Breton, esitata nel 2003. Oggi Drouot si presenta in realtà come Groupe Drouot, un esemplare unico nel suo genere: nello stesso enorme spazio al centro della Ville, si trovano a vivere e a coesistere ben 74 case d’aste differenti, di cui 27 si sono aggiunte dal 2020 ad oggi, solo per rendere l’idea. L’obiettivo? Una condivisione di intenti, un confronto continuo, una certa competizione, ovviamente, pur senza tralasciare una forte individualità. «Questa transazione strategica», specifica subito la nota della maison, dopo aver ribadito l’acquisizione da parte delle due società di investimento, «rafforzerà la posizione di leadership di Drouot nel mercato degli incanti d’arte e da collezione in Francia e all’estero». E poi ancora: «Fornirà inoltre una soluzione di liquidità agli azionisti che desiderano vendere le loro azioni e darà al Gruppo i mezzi per sostenere le case d’asta che sono la sua forza».
Seguono i bilanci del primo semestre 2023 di Drouot, con una sfilza di numeri che traducono la complessità del gigante francese. «Nel primo semestre 2023», esplicita il comunicato, «74 case d’asta hanno lavorato all’Hôtel Drouot, organizzando quasi 500 vendite per un ricavo totale di € 338 milioni, con un aumento del 14% rispetto al 2022. […] La piattaforma digitale del Gruppo, Drouot.com, è il mercato leader in Europa continentale per le aste di belle arti. Le 690 case d’asta che utilizzano i suoi servizi fanno offerte per oltre 2,6 milioni di oggetti ogni anno. Nel primo semestre del 2023, la piattaforma ha generato un fatturato di 182 milioni di euro».
In occasione dell’Assemblée Générale del 6 luglio, alla luce di questi risultati, gli azionisti di Drouot hanno approvato l’operazione, proposta all’unanimità dal consiglio di amministrazione.
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