Annapaola Negri-Clementi
Economia dell’arte. Mercato, diritto e trasformazione digitale. È questo il titolo dell’ultimo volume a cura di Annapaola Negri-Clementi edito da Egea, oltre 500 pagine che tratteggiano nel dettaglio il nuovo contesto economico e giuridico dell’arte e dei beni culturali. Ovviamente condite da numerosi casi che riguardano transazioni commerciali di beni artistici, un vero e proprio prontuario per addetti ai lavori – dagli operatori del diritto ai collezionisti, fino a istituzioni bancarie, case d’aste e curatori. Il filo rosso: la valorizzazione del patrimonio culturale nell’era della trasformazione digitale. Con una data da segnare in agenda: mercoledì 14 febbraio, nella sede di Palazzo Capris di Torino, alle ore 18, si terrà l’evento di presentazione del volume.
«Opere d’arte e beni culturali», commenta la curatrice del volume Annapaola Negri-Clementi, avvocato e socio di Pavesio e Associati with Negri-Clementi, «costituiscono il patrimonio che l’umanità crea per alimentare passioni e visioni, esprimere bellezza o provocazione, rappresentare lo spirito del tempo e i mutamenti d’epoca. La società non è sterile. Ogni periodo storico genera artisti che diventano espressione della realtà sociale e politica. Agli operatori delle scienze economiche e giuridiche spetta comprendere, misurare e disciplinare i cambiamenti in un contesto denso di contaminazioni derivanti dalle altre scienze, inclusa l’estetica e la neuroscienza, contribuendo alla formazione individuale e collettiva in mondi open access in cui è d’obbligo parlare plurale».
Alcuni fenomeni che riguardano appieno questi anni di evoluzioni: le corporate collections (che, rivela Annapaola Negri-Clementi fin dall’introduzione, un tempo erano considerate come un accessorio, come un di più, semmai come uno strumento di marketing e di branding, mentre adesso sono «veri e propri asset di crescita culturale e formativa e di sviluppo delle relazioni territoriali e sociali del patrimonio intangibile dell’impresa». Ma anche le società benefit, il «turismo culturale» e la «relazione ospitale», poi ovviamente il collezionismo, che a sua volta dà vita a nuove domande e professioni (quella dell’art advisor, in primissima linea). Ed ecco dunque un’analisi del famigerato art-system e della sua economia, per poi arrivare al profilo giuridico, tutto in uno stesso volume. La circolazione delle opere d’arte, il contratto di compravendita, i diritti morali dell’autore, le assicurazioni fine art – solo per citare alcuni dei topic fondamentali. Senza dimenticare le arti più “peculiari”, dalla street art al design, passando per fotografia e intelligenza artificiale.
L’appuntamento è a domani, mercoledì 14 febbraio, presso la sede della Fondazione dell’Avvocatura Torinese, a Palazzo Capris.
Villa Sandi brinda all’arte, nel network Guggenheim Intrapresæ della Collezione Peggy Guggenheim. La collaborazione celebra il dialogo tra arte, gusto…
Esito conclusivo della mostra “Il Padiglione Reale della Stazione Centrale di Milano. Un capolavoro Art Déco”, l’omonimo volume a cura…
Quando la videoarte diventa racconto collettivo: a Scutari, l'ottava edizione di Ekrani i Artit, il festival di videoarte che punta…
Scultura e spazio in dialogo: Tre corpi di Lulù Nuti esplora il rapporto tra corpo e ambiente, memoria e processo.…
Thomas Richards porta in scena un rito corale che intreccia memoria e canto: in prima europea alla Biennale Teatro di…
Kim Sajet lascia la direzione della National Portrait Gallery di Washington, dopo l'annuncio social del licenziamento da parte del Presidente…