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Torna Fair Warning, la rassegna settimanale di exibart dedicata ai lotti più o meno sensazionali, più o meno stravaganti, nelle case d’asta fuori dai confini. Senza limiti di tempo, di spazio, di categoria, incluse preziose opere su carta e rarissimi vasi lunari. Cominciamo.
Prima tappa, New York
– Inizio sotto il segno dell’arte contemporanea nella Grande Mela, sono oltre 150 i nomi in mostra sul sito di Phillips, tutti a portata di click, la fascia di prezzo estremamente varia. Da Lauren Quin (stima: $ 20.000-30.000) a Vik Muniz (stima: $ 2000-3000), da Vanessa Beecroft (stima: $ 7000-9000) a Eddie Martinez (stima: $ 20.000-30.000). Il filo rosso? Il XX secolo e la Contemporary Art. E l’occhio strizzato ai trend che si ripetono, sempre uguali, da una parte all’altra del globo. Fino al 28 marzo.
– Ancora New York, lo sguardo puntato a Est. Ci sono porcellane, tessuti, bronzi e mobili antichi in vendita da Sotheby’s, nel catalogo China / 5000 Years. Belle le ciotole, da quella con un raro medaglione rosso (stima $ 2000-3000) a un’insolita scatola wucai, dinastia Qing, che è già volata da $ 3000 a un current bid di $ 15.000 – ben oltre le valutazioni iniziali. E poi una sfilza di oggetti curiosi, da un gancio per cintura a mo’ di drago e serpente (stima: $ 4000-7000) a una barca scolpita in lapislazzuli (stima: $ 4000-6000), passando attraverso a uno specchio in bronzo inscritto, direttamente dalla dinastia Han (stima: $ 4000-6000). Fair warning, c’è tempo fino al 28 marzo.
Tra le onde e la luna
– È stato aggiudicato per $ 4.6 milioni, da Christie’s New York, quel Moon Jar proveniente dalla Corea, dai tempi della dinastia Joseon (ve ne parlavamo qui). Un vaso bianco, lattiginoso, lucente, qualche increspatura tenue qua e là, come fosse la superficie della luna. È un record, per un esemplare di questa categoria. In ottima compagnia con un’altra superstar della vendita Japanise and Corean Art, una xilografia della Grande Onda di Hokusai con il Monte Fuji saturo di neve sullo sfondo. «Sebbene in molti abbiano familiarità con quest’immagine, poche persone sono consapevoli che si trattasse in origine di un’opera di Katsushika Hokusai nel formato di una xilografia da appena 265 x 390 millimetri. Eppure», proseguono, «a distanza di secoli, la Grande Onda, così iconica, continua a ispirare artisti e designer di tutto il mondo, prestandosi a camicie, maglioni, sciarpe, scarpe, borse, bicchieri orologi, carta da parati, tappeti». Il prezzo finale? $ 2.8 milioni. Nel 2021, sempre da Christie’s, un altro esemplare passava sotto il martello per la cifra – allora record – di $ 1.6 milioni (qui).
Antichi scontri sous le ciel de Paris
– Parigi. Una selezione di Disegni antichi e del XIX secolo ha sfilato lo scorso mercoledì sotto il martello di Christie’s, proprio in concomitanza dei vernissage del Salon Du Dessin, Drawing Now e Paris Print Fair – e degli scontri che infiammano e scuotono la Francia, da nord a sud. Un’opportunità ghiotta di acquisire alcuni dei più celebri disegni delle scuole francese, italiana, olandese e fiamminga, ma a prezzi decisamente più contenuti dei loro corrispettivi su tela. Tre highlights per tutti: un uomo inginocchiato ad opera di Rubens (€ 378.000), un paesaggio rurale di Millet (€ 289.800), Il corvo e la morte ad opera di Gustave Dorè (€ 94.500).
– Ancora uno sguardo all’antico, stavolta dagli Champs-Elysées. Spazio agli Old Masters all’asta mercoledì scorso da Artcurial: dagli insetti e le conchiglie seicenteschi di Jan van Kessel il Vecchio, quasi il gusto di una wunderkammer su tela (€ 341.120) a una natura morta maestosa di Frans Snyders, con oggetti che sembrano urtarsi e cercare il proprio posto, ingombranti, tra gli accumuli del quadro (€ 787.200). Esattamente un anno fa, sempre da Artcurial, uno dei lotti più preziosi mai assegnati dalla maison: la piramide di fragole ad opera di Chardin, un capolavoro da € 24.3 milioni (qui).
Epilogo a Hong Kong
– Phillips e orologi di lusso, combo che vince. Con una sfilza inarrestabile di white gloves sales alle spalle da una parte all’altra del globo, la casa d’aste ha annunciato negli ultimi giorni il suo ennesimo asso nella manica: un rarissimo Patek Philippe appartenuto ad Aisin-Gioro Puyi, l’ultimo imperatore della dinastia Qing. Ma anche L’ultimo imperatore dell’omonimo film di Bernardo Bertolucci, rilasciato nelle sale nel lontano 1987. «Questo manufatto», ha rivelato a exibart la casa d’aste, «è di enorme importanza. […] È nuovo sul mercato, è l’ottavo esemplare a comparire». Qui la notizia completa.
– Tempo di vini pregiati tra le fila di Christie’s, a Hong Kong. Ha avuto luogo ieri, 24 marzo, la vendita dedicata alle etichette più iconiche, più prestigiose, oltre 350 lotti con una stima complessiva superiore a HK $ 20 milioni / US $ 2.5 milioni. Come quel Château Lafite-Rothschild 1900, in versione magnum, da $ 106.250, o ancora l’esemplare – sempre magnum, s’intende – di Château Latour 1929, aggiudicato per HKD 118.750. Il verdetto finale: HK$ 30 milioni.