Torna Fair Warning, la rassegna settimanale di exibart dedicata ai lotti più o meno sensazionali, più o meno stravaganti, nelle case d’asta fuori dai confini. Si parte ancora da Parigi – secondo molti la nuova capitale dell’art market internazionale, tra aperture di mega gallerie, migrazioni di super aste, riverbero ed epicentro dei maggiori trend in giro per il globo. Cominciamo.
– Surrealismo e Parigi, accoppiata che vince. Mercoledì sera, in Avenue Hoche, la casa d’aste Bonhams ha chiuso la partita con un bel trionfo au feminin, dal nuovo traguardo su carta di Leonor Fini (€ 113.775), al record assoluto per Jane Graverol (€ 579.975), dritti e diretti a una tela del 1930 realizzata insieme da Max Ernst e dall’allora moglie Marie-Berthe Aurenche, a lungo attribuita soltanto al maestro surrealista. «Siamo assolutamente soddisfatti dei risultati della vendita, in particolare dei fantastici riscontri per le opere delle pittrici», ha rivelato alla stampa Emilie Millon, Head of Impressionist & Modern Art. «Le donne del movimento sono state a lungo riconosciute più per il loro ruolo di muse che di artiste a tutti gli effetti». Qui la notizia completa.
– Una sfilza di nomi italiani sotto il martello di Sotheby’s, a Parigi. Si è conclusa giovedì 30 marzo la vendita Contemporary Curated, tra artisti del dopoguerra e affermati contemporanei. Alcuni dei top lot: Alighiero Boetti, che fa tripletta con Dalla sfera al cubo (€ 61.000), Aerei (€ 139.7 mila), Regola e regolarsi (€ 101.6 mila). Ma anche Marcello Lo Giudice, che moltiplica le stime con Eden primavera (€ 95.3 mila), seguito da You are silly pearls di Paola Pivi (€ 27.9 mila) e Quatre Ovali Rossi di Turi Simeti (€ 16.5 mila). A selezionare i lotti del catalogo, stavolta, la cantautrice, artista e attrice Lous and the Yakuza. Tra i curatori illustri che l’hanno preceduta, anche Robert Pattinson (New York, 2022) e la trendsetter Anna dello Russo (Milano, 2021).
– Una scoperta niente male sotto il cielo di Parigi. All’inizio del 2023, un privato si era rivolto alla casa d’aste Daguerre Val de Loire per far valutare il suo appartamento – senza grandi pretese. Presto, però, il colpo di scena: quel quadro dimenticato da chissà quanto tempo tra le cianfrusaglie in soggiorno era in realtà un originalissimo Brueghel – e non una bella riproduzione tramandata di generazione in generazione, come la famiglia credeva. «Sono arrivato in una piccola stanza con la televisione, non molto illuminata», ha raccontato alla stampa l’esperto della casa d’aste. «Ho iniziato a fare le mie stime nel soggiorno e, girandomi dietro la porta, erano visibili due terzi del dipinto». Il suo valore sotto il martello? € 780.000. È stato esitato questa settimana a partire da una stima bassa di € 600.000.
– C’era una pala d’altare di Lucas Cranach il Vecchio (e bottega) tra gli Old Masters di Koller di venerdì 31 marzo. Un trittico, per l’esattezza, e «di qualità museale», come specifica il catalogo della maison. Ma anche «una delle ultime pale d’altare sopravvissute del Rinascimento tedesco», datata intorno al 1515, recentemente riscoperta in una collezione privata svizzera e caratterizzata da un’attenzione per i dettagli quasi maniacale. Il soggetto: nel pannello centrale l’Annunciazione di Maria, sui lati le sante Caterina e Barbara. Il prezzo finale: CHF 948.300. Comunque ben distante dal record all’incanto del vecchio maestro, fissato a quota £ 9.3 milioni (Sotheby’s Londra, 2015).
– Heritage Auctions, Dallas, Texas. La casa d’aste specializzata in memorabilia ed esemplari d’eccezione è tornata sotto i riflettori giovedì 30 marzo con Urban Art Signature, in catalogo nomi come Alec Monopoly, KAWS, James Jean. Due lotti a trainare l’incanto, entrambi riconducibili all’artista britannico Banksy: Single Lane Ahead, una clessidra “pixelata” che centellina un cuore ($ 362.500) e poi il Warning Sign del 2006, denuncia graffiante della «confusione della geopolitica e della nostra ostinata noncuranza degli scenari peggiori» ($ 362.500). Il totale della vendita: $ 1.9 milioni.
– Vi abbiamo già raccontato di Deep Impact (qui), la vendita online di Christie’s New York dedicata agli oggetti spaziali. Ebbene: NWA 12691, la collana formata da 48 perle, ognuna dal peso di circa 3,66 carati e sapientemente modellata da un meteorite lunare, è stata aggiudicata questa settimana per la cifra stellare – letteralmente – di $ 201.600. In ottima compagnia con Agator el Feroua 001, il secondo esemplare lunare più grande sulla Terra ($ 189.000) e un meteorite australiano da $ 40.320. Il totale della vendita: $ 906.192.
– Epilogo, sì, ma stavolta è più un bell’inizio. La primissima evening sale della nuova super sede di Phillips a Hong Kong, tutta all’insegna dell’arte moderna e contemporanea, ha fissato il primo traguardo con un fatturato incoraggiante da HK$ 351 milioni / US$ 45 milioni. Inclusi 2 nuovi record mondiali, rispettivamente per Chen Ke (HK$ 5 milioni) e Brett Crawford (HK$ 2.2 milioni). Top lot della serata, Lookin’ for a Treasure (HK$ 83.9 milioni), seguita sul podio da un’iconica zucca di Yayoi Kusama (HK$ 56.1 milioni) e da Matthew Wong con The Road (HK$ 36.1 milioni). Il commento di Jonathan Crockett, Chairman, Asia, Phillips: «L’energia positiva e l’entusiasmo che abbiamo riscontrato a Hong Kong durante la settimana dell’arte testimoniano la forza del mercato. Siamo stati incredibilmente felici di accogliere quasi 8000 visitatori locali e internazionali nel nostro nuovo spazio durante le ultime due settimane, oltre a clienti provenienti da 34 Paesi che hanno partecipato attivamente alla vendita serale di persona, online e per telefono». Altri dettagli qui.
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