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Fair Warning! Il giro del mondo delle aste
Mercato
Torna Fair Warning, la rassegna settimanale di exibart dedicata ai lotti più o meno sensazionali, più o meno stravaganti, nelle case d’asta fuori dai confini.
New York, New York
– Inizio in pompa magna, maggio si apre con un diamante blu da $ 25 milioni. Non è ancora andato all’asta, in realtà, ma ha fatto il suo debutto al collo di Priyanka Chopra all’evento più ambito della settimana – il patinatissimo Met Gala di New York. Adesso è pronto a sfilare sotto il martello inesorabile di Sotheby’s, a Ginevra, sulla scia di quel The De Beers Blue da 10.15 carati che nell’aprile 2022, a Hong Kong, superava senza sforzo i $ 57 milioni. Fair warning, tutti i dettagli qui.
Londra (e dintorni). God Save the King!
– È ancora la cronaca a dettare il ritmo delle aste internazionali. Giovedì 4 maggio, a Londra, Sotheby’s ha messo in scena l’iconica The Coronation Sale, una vendita «storica e trasversale» che ha reso omaggio alla monarchia britannica attraverso una sfilza di oggetti straordinari. Manoscritti, gioielli, opere d’arte, perfino una bottiglia di Chateau Mouton Rothschild del 2004; tutti in qualche modo legati alle vicende più o meno note, sempre discusse, della famiglia reale. Qualche esempio? Una lettera scritta da Re Enrico VIII nel 1529 (£ 57.150), una replica dei Gioielli della Corona degli anni ’50 (£ 33.020), l’immancabile scatto di Chris Levine della Regina Elisabetta II, Lightness of Being del 2008 (£ 48.260). Due giorni dopo, l’incoronazione in mondovisione di His Majesty Re Carlo III.
– Un nuovo episodio della saga de I grandi affari dell’arte. Come quella ciotola Ming acquistata al mercatino delle pulci per $ 35, poi rivenduta per $ 721.800. Come quel Brueghel abbandonato dietro a una porta per almeno un secolo, aggiudicato di recente per € 780.000. Ma anche quell’insospettabile tavola in legno dimenticata in una cucina di Compiegne, poi battuta da Christie’s nel 2019 come un originale Cimabue da € 24 milioni. Ed ecco l’ultima scoperta: due vasi iridescenti, acquistati inconsapevolmente da una coppia britannica a una bancarella per appena 8 sterline, sono stati battuti dalla Richard Winterton di Lichfield, mercoledì, per ben 1200 sterline. La provenienza, a lungo ignorata: l’azienda Loetz, che dal 1836 al 1947 ha prodotto oggetti di vetro artistico in Boemia. Date uno sguardo tra le vecchie cianfrusaglie di casa.
– A proposito di lotti stravaganti. Una testa mummificata ritrovata in Egitto è stata messa all’incanto mercoledì 3 maggio, nell’Oxfordshire, dalla casa d’aste Swan Fine Art. Una testa di 2800 anni, rivela di preciso la datazione al radiocarbonio, prelevata da un soldato inglese durante la Prima Guerra Mondiale e poi custodita per decenni sotto una teca di vetro – tramandata di padre in figlio come un tradizionale cimelio familiare. La stima? Fino a £ 20.000. Ma ecco la svolta: l’Egitto sta adottando tutte le procedure necessarie, in collaborazione con il Ministero degli Affari Esteri e le autorità competenti del Paese, «per esaminare il certificato di esportazione del manufatto e sapere come ha lasciato l’Egitto», ha dichiarato Mostafa Waziry, segretario generale del Supreme Council of Antiquities. Asta rimandata, esito sospeso.
Pit-stop (veloce) a Bruxelles
– Bruxelles, c’è un lotto d’eccezione nella primavera ruggente di Bonhams. Una Nissan Skyline R34 GT-R by Kaizo, per la precisione, l’auto blu guidata dal defunto Paul Walker nel film cult Fast & Furious 4. «Un’opportunità unica», dicono dalla casa d’aste, «per possedere un pezzo iconico della storia dell’automobile e del cinema». Fiammante, veloce, furiosa: venerdì 5 maggio, dopo una bidding battle disputata online, la sua silhouette dinamica è passata – virtualmente – sotto il martello di Bonhams. Il prezzo dell’impresa: $ 1.4 milioni. Impressionante, ma ancora lontano dal record per un’automobile all’incanto: € 135 milioni fissati lo scorso anno, da Sotheby’s, per una Mercedes Coupé 300 SLR Uhlenhaut del 1955.
Epilogo a Vienna
– Vienna, Dorotheum, tocca quota € 1.3 milioni il dipinto Uno sguardo allo specchio di Osman Hamdi Bey (1842-1910). Vale a dire una delle opere più costose, all’asta, per il principale pittore ottomano moderno, trait d’union tra Oriente ed Occidente, tradizione e modernità, che già nel 2019 fissava il suo record assoluto da Bonhams per oltre € 6 milioni. «C’era tensione in sala, per la prima volta di nuovo gremita dopo la pandemia», rivelano dalla maison. Tra gli applausi generali, la giovane donna in uno sfarzoso interno è stata venduta lo scorso martedì come punta di diamante dell’asta Dipinti dell’Ottocento.