La casa d’aste Finarte annuncia una vendita importante nella sua storica sede di via dei Bossi 2, a Milano. Si tratta di Arredi e Dipinti Antichi da una Dimora Lombarda, in calendario il prossimo 29 ottobre, e ricostruisce come in un tour ideale la residenza di due eclettici appassionati d’arte, tra mobili e opere fuori dal comune. È straordinaria in effetti la selezione di lotti offerti da Finarte, da quattro magnifiche porte siciliane riccamente decorate da paesaggi, fiori e colombe (lotto 5, stime € 7.000 – 10.000) fino a un raffinato cassettone milanese settecentesco, a ribalta, firmato dai Fratelli Valentini (lotto 67, stima € 40.000 – 60.000).
Imperdibile anche la selezione di dipinti in catalogo, come nel caso del Ritratto di Bartolomeo Secco Suardo in armi di Fra Galgario (lotto 15, € 70.000 – 100.000), testimonianza del forte legame del maestro con la potente famiglia bergamasca. Poi ancora due Nature morte di fiori di Margherita Caffi (lotto 80, stima € 7.000 – 10.000), due Composizioni di frutta e fiori di Aniello Ascione dall’impressionante resa mimetica (lotto 38, € 10.000-15.000), una tela attribuita a Luca Forte raffigurante Agrumi, vaso di fiori, legumi e pagnotta (lotto 89, stima € 12.000 – 18.000). E spicca anche un importante dipinto di Paolo Porpora di grandi dimensioni, si tratta di un Trionfo di fiori in un vaso. Dalla casa d’aste lo definiscono un «capolavoro assoluto» dell’artista, andrà in vendita con una stima di € 30.000 – 40.000.
Altri lotti degni di menzione, perfettamente in dialogo tra loro, sono sicuramente i vari arredi francesi inclusi nella selezione: di eccellente manifattura sono la scrivania da centro stampigliata Moreau (lotto 8, stima 1.200 – 1.800), un tavolo da scrittura del maestro ebanista P. Garnier (lotto 28, € 1.800 – 2.500) e una coppia di eleganti étagère Luigi XVI (lotto 16, € 2.000 – 3.000). Di estrema finezza anche la console veneziana settecentesca laccata a fondo azzurro (lotto 4, stima € 2.000 – 3.000). Di origine siciliana è invece un’esuberante coppia di specchiere intagliate con motivi a rocaille caratterizzate da porta candele in argento in foggia di drago alato (lotto 100, € 1.400 – 1.800).
Interessante la ricca collezione di porcellane e maioliche rappresentative delle più importanti manifatture italiane del Seicento e del Settecento, da Montelupo a Deruta, da Antonibon a Cozzi e Pasquale Rubati (lotto 60, € 500 – 700), da Ginori (lotto 23, € 2.000 – 3.000) a Napoli e Castelli d’Abruzzo. E per finire,un dinamico gruppo in bronzo brunito e dorato raffigurante San Giorgio e il drago ad opera della bottega di Francesco Fanelli, scultore fiorentino attivo alla corte di Carlo I d’Inghilterra nella prima metà del XVII secolo (lotto 50, € 8.000 – 12.000). Non resta che attendere l’asta meneghina di Finarte.
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