07 novembre 2015

Finarte si rilancia sul mercato

 

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Avrà inizio martedì 10 e mercoledì 11 novembre la nuova vita di Finarte con le prime vendite tre della rinnovata casa d’aste presso la Permanente di Milano. Nata nel 1959, per iniziativa del banchiere milanese Gian Marco Manusardi, dal 2014 il marchio Finarte è stato acquistato da un gruppo di soci per essere rilanciato nel settore dell’arte italiana e internazionale con lo scopo di diventare il nuovo punto di riferimento all’interno del mercato, affiancando all’attività di casa d’aste quella di art advisory, puntando soprattutto sulla valorizzazione e dei maestri italiani antichi e contemporanei. 
Dipinti Antichi e del XIX secolo, Arte e Fotografia del XX secolo e Arte contemporanea, queste le tre categorie in vendita nei prossimi giorni,  ed in mostra da oggi alla Permanente di Milano.
Tra i dipinti Antichi troviamo opere come il Ratto di Proserpina di Luca Giordano, uno degli highlights della vendita, valutato tra i 150 e i 180mila euro. I lotti di arte antica vanno dai piccoli dipinti di devozione privata ai dipinti da cavalletto, fino alle tele di grandi dimensioni, alcune messe in vendita per la prima volta in assoluto.
La seconda sezione, dedicata ai dipinti del XIX secolo vede protagoniste due opere di Giovanni Boldini un olio su tela Venezia. Veduta della Punta della Dogana (120 -160mila) e l’olio su tavola Barche a Venezia, del 1885 circa (90 – 120mila euro). 
L’asta Arte e Fotografia del XX secolo, in vendita mercoledì, include 101 lotti di cui 31 dipinti e 70 fotografie, molti di questi parte di una collezione privata che comprende dipinti di Enrico Prampolini, Osvaldo Licini, Alberto Magnelli e Atanasio Soldati, per la prima volta sul mercato. 
Tra i dipinti più attesi c’è una affascinante Piazza d’Italia di metà anni Cinquanta di Giorgio de Chirico (230mila – 260mila euro) e Cavallo e cavaliere (1934-1935), valutato tra i 170mila e i 200mila euro. 
Il focus sulla fotografia è tutto dedicato all’Italia con circa 60 lotti. 
La sezione dedicata al contemporaneo è curata dal capo dipartimento di Finarte Camilla Prini con la consulenza di Luca Beatrice e presenta schede approfondite e dettagliate delle opere più importanti e dei movimenti, con un’attenzione specifica dedicata ai testi. L’opera più attesa della sezione è Senza titolo (Superficie blu) di Enrico Castellani, inchiostro e cera su tela del 1961 che si presenta sulla piazza con una stima alta di 350mila euro. 
Tra gli altri lotti di maggior interesse si segnalano Arlecchino di Michelangelo Pistoletto e Senza titolo (Bianco non Bianco) di Agostino Bonalumi, una delle sue tele estroflesse con vinavil colorato del 1988, valutata 90mila euro.
Con circa 400 lotti proposti e con una selezione attenta alla qualità della proposta Finarte si posiziona sul podio delle più importanti case d’asta d’Italia. (Roberta Pucci)

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