11 novembre 2015

Fontana brilla in un’asta senza sorprese

 

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Dopo i numeri di lunedì sera, Christie’s torna all’attacco con la vendita dedicata al Dopoguerra e al Contemporaneo, con 66 lotti offerti, e una stima totale di 320 milioni. 
In una serata senza grandissime aspettative, e senza grandi entusiasmi, la vendita è stata solida, con l’80 per cento delle opere vendute, per un totale poco al di sopra delle stime, 331 milioni di dollari.
Uno dei dipinti con la stima più alta era Four Marilyns  di Andy Warhol. Quando il banditore Jussi Pylkannen, ha aperto la gara con partendo da 26 milioni l’attività in sala è stata decisamente sottotono. Nonostante le aspettative, l’opera si è fermata a 32 milioni, una cifra al di sotto della stima bassa di 40 milioni, e di gran lunga distante dalla stima alta di 60 milioni.
Domanda ed interesse più vivace per il lavoro di Lucian Freud The Brigadier (2003-2004), un imponente ritratto del brigadiere Andrew Parker Bowles, ex marito di Camilla, Duchessa di Cornovaglia ed ora moglie del principe Carlo d’Inghilterra. L’opera è stata battuta a 31 milioni di dollari, e mentre ci si avvicinava a questa cifra, i 3 offerenti in sala tenevano ancora duro.
Ieri è stata anche la serata di Louise Bourgeois, il suo ragno gigante ha venduto ad un cliente al telefono per 28 milioni.
Durante una vendita senza fuochi d’artificio, la sorpresa più grande è stato il ritorno di Lucio Fontana, con una versione di La fine di Dio che si differenzia solo per colore da quella venduta da Sotheby’s a Londra qualche settimana fa. Le offerte per la grande tela gialla sono partite da 20 milioni, ma è improvvisamente arrivato a 25, grazie ad un cliente cinese che ha portato a casa l’opera per 29,2 milioni. Un nuovo record per Fontana, e per tutta l’arte italiana, che sempre più spesso vola in Cina. (Roberta Pucci)

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