Tutto pronto, apre oggi l’edizione 2024 di Frieze Los Angeles (29 febbraio-3 marzo). È la numero 5 della fiera e sarà diretta ancora una volta da Christine Messineo, negli spazi singolari del Santa Monica Airport. Le protagoniste assolute: oltre 95 gallerie provenienti da 21 Paesi (di cui 13 presenti per la prima volta a Frieze Los Angeles). Ci sono i local, a partire da Blum, David Kordansky Gallery e Regen Projects. E non mancano i grandi nomi internazionali (giganti blue-chip inclusi), da Gagosian ad Hauser & Wirth, da Pace Gallery a David Zwirner, passando per Gladstone, Xavier Hufkens, Almine Rech, Lisson Gallery, Thaddaeus Ropac e Mendes Wood DM.
Sguardo alle novità della fiera. È Essence Harden, per la prima volta, a curare la sezione Focus, con 12 giovani gallerie con sede negli Stati Uniti che presentano le opere di artisti emergenti. Il filo rosso dell’edizione 2024: l’ecologia. Vedi il nuovo corpus di lavori di Javier Ramirez che esplora le pratiche di giardinaggio dei lavoratori giapponesi e latini di Los Angeles – la selezione è offerta da Sow & Tailor; o ancora le opere tessili di Akea Brionne, in mostra per la prima volta da Lyles & King. «Sono onorata», dichiara Harden, «di curare la sezione Focus 2024. Ero profondamente interessata alla possibilità di estendere il termine ecologia per includere posizione, geografia, questioni materiali e teoriche all’interno del fare arte. Le presentazioni scelte per la sezione di quest’anno riflettono questo impulso tortuoso, evidenziando una serie di gallerie e artisti emergenti dinamici».
Alcuni highlights da non perdere, tra le 95 gallerie della quinta edizione. Chateau Shatto, che ha da poco annunciato l’ingresso di Julia Yerger (classe 1993) nella sua scuderia, presenterà le nuove opere dell’artista proprio in occasione di Frieze. C’è Claudio Parmiggiani tra i protagonisti del booth di Bortolami, nuovi dipinti di Hernan Bas da Victoria Miro, mentre Kasmin dà spazio alle nuove sculture in quarzo rosa di Vanessa German. Mendes Wood DM punta i riflettori sulle esplorazioni scultoree di una bella selezione di artisti, tra cui Patricia Ayres, Kasper Bosmans, Nina Canell, Sonia Gomes e Paulo Nazareth. C’è Alice Neel tra i pezzi forti di Xavier Hufkens, che propone tra gli altri il ritratto Lang Howard del 1966. Mentre Lehmann Maupin torna a Los Angeles con il dialogo inedito tra sei artiste: Heidi Bucher, Mandy El-Sayegh, Kim Yun Shin, Lee Bul, Liza Lou e Billie Zangewa.
Non solo Frieze e i suoi booth. Oltre alle presentazioni delle gallerie, la nuova public exhibition della fiera – curata dall’Art Production Fund e intitolata Set Seen – espone le opere site-specific di Sharif Farrag, Ryan Flores, Derek Fordjour, Pippa Garner, Matt Johnson e Cynthia Talmadge sparpagliate per l’aeroporto di Santa Monica. Ancora oltre i confini della struttura, poi, i più importanti musei della città – tra cui Getty, The Museum of Contemporary Art, The Broad, Hammer Museum, LACMA, ICA LA e Academy Museum of Motion Pictures – ospitano eventi e aperture speciali, per offrire ai visitatori locali e internazionali l’opportunità di scoprire le loro collezioni.
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