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Un piccolo passo per una fiera, un grande passo per il mercato dell’arte. Frieze New York cambiato leggermente i criteri di ammissione all’edizione 2018 della fiera con una semplice frase. I candidati alla sezione principale della fiera devono “mostrare un programma internazionale di artisti e presentare almeno quattro mostre all’anno nella loro galleria”, oltre ad essere “un’impresa commerciale”. La novità arriva subito dopo con la frase “Le eccezioni saranno esaminate caso per caso”. E le eccezioni non tardano a presentarsi, la dealer Nicole Klagsbrun, che ha chiuso la sua galleria di New York nel 2013, sarà uno dei pochi nomi nella sezione principale a non avere uno spazio fisico nella galleria. Un altro espositore, Tif Sigfrid, è attualmente senza spazio, in attesa di trasferirsi da Los Angeles ad Atene, in Georgia; questa sarà la sua terza partecipazione a Frieze New York. Molti galleristi hanno sentimenti contrastanti su questo cambiamento, mentre altri lo considerano in linea con l’identità della fiera londinese. A prescindere dai pareri personali è evidente che è necessario trovare una nuova formula per adeguarsi alle necessità di quella serie di gallerie che hanno scelto di abbandonare lo spazio fisico per motivi economici, o sono semplicemente nate come gallerie online. (RP)