Jessica Silverman, Frieze Seoul 2023. Photo by Lets Studio. Courtesy of Lets Studio and Frieze
Luglio, agosto, poi diretti a Frieze Seoul. Segna il grande rientro del mercato dell’arte internazionale la fiera sudcoreana, che giunge nel 2024 alla sua terza edizione. Le date da segnare in calendario: dal 4 al 7 settembre, subito dopo la pausa estiva, l’appuntamento è ancora al COEX. Ed ecco anche stavolta un programma che si estende ben oltre i confini dei booth, tra performance dal vivo, film, conferenze e una fitta kermesse di eventi sparsi per tutta la capitale sudcoreana. «Dopo la celebrazione delle comunità creative della città durante le prime due edizioni di Frieze Seoul e in occasione delle biennali concomitanti di Busan e Gwangju», commenta il direttore Pat Lee, «siamo entusiasti di ciò che settembre, quest’anno, ha in serbo. L’ampia programmazione di Frieze Seoul è destinata a mettere in risalto la vivacità e lo slancio della scena artistica contemporanea coreana».
Sguardo allora alle prime anticipazioni dell’«expansive programme». A partire da Frieze LIVE, che quest’anno si intitola 신·경(神經): Nerve or Divine Pathway. Curato da Je Yun Moon (direttore del progetto, Art Sonje Center), si svolge al COEX per l’intera durata della fiera, con cinque performance di sette artisti – Cha Yeonså, Jesse Chun, Hong Ji Young, Jang Sumi e Kim Wonyoung & Project YYIN (Rha Sinae, Choi Kisub). «Ogni performance», spiegano dalla fiera, «esplora come il movimento, il suono e gli elementi visivi possano estendere l’espressione poetica, trasformando il corpo umano in un linguaggio e la poesia in un’esperienza multisensoriale».
Un ricco programma anche per Frieze Film 2024, quest’anno sotto il titolo di All that Weaves the Universe: Of Quantum Entanglements. Il filo rosso? Il rapporto tra umano e non umano, rappresentato da opere di oltre 20 artisti internazionali come in-Ju Chen, Vitória Cribb, Léuli Eshraghi, Ayoung Kim, Alison Nguyen, Josefa Ntjam, Naomi Rincón Gallardo, Yuyan Wang, Xu Zhan Zhang e Zheng Bo. Curato da Joowon Park (National Museum of Modern and Contemporary Art) e Valentine Umansky (Tate Modern). sarà presentato congiuntamente con il festival di arti multimediali all’aperto EMAP (Ewha Media Art Presentation) e si svolgerà nei giardini storici dell’Ewha Womans University dal 2 al 6 settembre.
Ultima parentesi “fuori dalla fiera”, Frieze Talks. In calendario dal 5 al 7 settembre presso lo Studio 159 del COEX, e in collaborazione con Kiaf SEOUL e KAMS, i vari panel affronteranno quest’anno i problemi più urgenti nel mondo dell’arte odierno, dal potere delle biennali al femminismo nell’arte asiatica, fino al ruolo in evoluzione dei curatori nelle gallerie. Tra i relatori menzioniamo Myung Ji Bae (curatore, MMCA), Josh Baer (CEO, Baerfaxt), Diana Campbell (direttore artistico, Samdani Art Foundation; curatore capo, Dhaka Art Summit), Cho Jieun di ikkibawiKrrr (artista), Kang Seung Lee (artista), Clara M Kim (curatore capo MOCA), Kim Hong-hee (presidente, Nam June Paik Cultural Foundation), Vera Mey e Philippe Pirotte (co-direttori artistici, Busan Biennale 2024), Zeynep Öz (curatore, Sharjah Biennial 16), Pablo José Ramírez (curatore, Hammer Museum), Patrick Sun (fondatore, Sunpride Foundation), Victoria Sung (Berkeley Art Museum e Pacific Film Archive), Lumi Tan (curatore) e Koki Tanaka (artista). Appuntamento a settembre, ricomincia il giro delle fiere.
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