La sedicesima edizione di Frieze London e la settima edizione di Frieze Masters aprirà al pubblico nella capitale britannica domani 5 ottobre, ma già nei giorni di apertura il 3 ottobre e il 4 ottobre ha confermato il suo successo. Frieze London, che raccoglie circa 160 gallerie da tutto il mondo, è suddiviso classicamente in diversi gruppi, tra cui la sezione Main, la sezione Focus e la nuova sezione Social Work, che presenterà il lavoro di otto artisti pionieristici che sono stati attivi negli anni ’80 e ’90. Le gallerie di questa sezione sono state in grado di creare una testimonianza dei movimenti femministi, in riferimento al gender gap che affligge il mercato. Quattro delle artiste coinvolte in questa sezione sono presentate in fiera per la prima volta.
Frieze Masters invece riunirà più di 130 gallerie internazionali che presentano lavori di grandi maestri e provenienti da diverse epoche.
Già dopo il primo giorno di preview sono stati fatti acquisti importanti, a Frieze Masters la galleria Van de Weghe ha venduto un Franz Kline a 8 milioni di dollari, David Zwirner ha segnalato le vendite di Anni Albers, Ruth Asawa, Su Kawara, Dieter Roth, Bruce Nauman e Franz West. I prezzi vanno da 175mila a 1,4 milioni. I lavori sono stati collocati in importanti collezioni in Cina, Giappone, Messico, Stati Uniti e Regno Unito. La Galleria Continua ha venduto diverse opere di Ilya e Amelia Kabakov, di cui una per 850mila dollari.
A Frieze London invece Sprüth Magers ha venduto due Jenny Holzer nel range di 200mila e 225mila dollari, ha esaurito tutte le opere di Marcel van Eeden, George Condo è stato venduto per 80mila dollari, e due Kaari Upson sono stati venduti per 80mila dollari circa. Il colosso David Zwirner, presente in entrambe le sezioni, ha venduto un Toba Khedoori per 600mila dollari, due opere di Carol Bove, una per 750mila e una per 350mila dollari e un’opera di Lisa Yuskavage per 900mila dollari.
La Lisson Gallery ha venduto un Haroon Mirza per 45mila sterline, due di Ryan Gander che vanno da 15mila a 90mila sterline, un John Akomfrah per 75mila e due Laure Prouvost per 12mila sterline. Un inizio positivo, ma solo alla chiusura della festa capiremo se Londra si confermerà il centro del mercato in Europa, nonostante Brexit.