29 giugno 2024

Giorgio De Chirico e gli altri: i maestri del Novecento sono all’asta da Cambi

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Tutto pronto per la vendita di arte moderna e contemporanea, a Milano. Tra i protagonisti, anche l'abbraccio (mancato) di Ettore e Andromaca, stimato fino a € 600.000

Arturo Martini (1889 Treviso - 1947 Milano) 1926-1927, scultura in gesso, Trilogia dei Re: La Principessa - Sposalizio dei Principi - La leggenda di San Giorgio, dimensioni di ciascuna scultura: 102,5 x 49 x 27,5 cm; 102 x 48,5 x 28 cm; 102 x 43 x 25,5 cm (stima: 80.000 - 120.000 euro). Courtesy of Cambi Casa d'Aste

Milano, Cambi Casa d’Aste, l’asta di Arte Moderna e Contemporanea è fissata per mercoledì 3 luglio. Ettore e Andromaca di Giorgio De Chirico è l’assoluto top lot: un esempio emblematico del periodo maturo di De Chirico (è datato 1964), caratterizzato da atmosfere oniriche e simbolismi classici. Una coppia di manichini da sarto prova ad abbracciarsi, non può. E non può vedere, sentire, parlare: la perfetta rappresentazione della condizione umana. La stima è di € 400.000-600.000.

Tanti i maestri del XX secolo in catalogo da Cambi: come Alighiero Boetti con Niente da vedere niente da nascondere  (stima: € 50.000 – 70.000), un ricamo su tessuto del 1977, caratteristico della sua produzione dell’epoca che sintetizza in pieno la sua estetica e complessità concettuale. Rue de Village di Bernard Buffet, invece, è un paesaggio urbano di Bernard Buffet, al tempo stesso magnetico e malinconico, intriso di quell’espressionismo di cui l’artista era uno dei maggiori esponenti. Stima: €80.000 – 100.000.

Bernard Buffet (1928 – 199 Tourtour (FR)) 1983, Olio su tela, Rue de village, firmato e datato in alto a destra, Largh. 130 – Alt. 97 cm (stima: 80.000 – 100.000 euro). Courtesy of Cambi Casa d’Aste

In asta anche tre gessi di Arturo Martini che appartengono al ciclo della Trilogia dei Re (stima: €80.000 – €120.000), rappresentano La Principessa, lo Sposalizio dei Principi e La Leggenda di San Giorgio: tre esempi perfetti delle linee classiche e minimali dell’artista, capaci di creare archetipi universali che attraversano i secoli.

«Questa edizione promette di sorprendere collezionisti e appassionati con una selezione di opere di grande valore artistico e storico», spiega la casa d’aste. Altri lotti da non perdere durante la vendita (e durante l’esposizione pre-asta, in corso fino a lunedì 1 luglio): Linee forze di paesaggio estivo di Giacomo Balla, del 1920, stima € 50.000-80.000; Plurimo di Emilio Vedova, anno 1978, stima € 50.000-70.000; un altro dipinto di De Chirico, stavolta con i suoi tradizionali cavalli, Ritorno al castello avito del 1951-52, stima € 40.000-50.000; mentre Salvo, che continua a fare buoni numeri sul mercato internazionale, è rappresentato da un Senza titolo del 1994, uno dei suoi ambiti paesaggi qui in vendita per € 20.000-30.000.

Non mancano per finire gli artisti internazionali: è il caso di Gaspäch – Il Dialogo di Joseph Beuys all’asta per € 40.000-60.000, o ancora un Senza titolo del 1976 di Gérard Schneider, da Cambi la valutazione è di € 15.000-25.000. Manca poco alla vendita milanese.

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