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Dopo i recenti record mondiali dell’Arte Italiana del Dopoguerra, in particolare quelli delle due versioni de La Fine di Dio, di Lucio Fontana, che hanno sconvolto le aste di New York, l’Arte Italiana torna e lo fa in grande stile.
Sotheby’s ha aperto ieri sera la sua nuova sede milanese nel prestigioso Palazzo Serbelloni in corso Venezia con l’asta dedicata al Moderno e Contemporaneo Italiano, ed i grandi nomi ci sono tutti. Il re dei risultati della evening sale è di nuovo lui, Lucio Fontana, con un Concetto Spaziale, Attese in cui cinque tagli campeggiano su una tela gialla, ogni taglio è costato 276mila euro, per un totale di circa un milione e 383mila euro, entro la stima iniziale.
Buoni anche i risultati di Morandi, che confermano le tendenze in crescita degli ultimi mesi, una sua Natura Morta è stata venduta poco al di sotto della stima alta di 800mila euro. Sembra non esaurirsi, invece, il momento d’oro di Alberto Burri, in mostra al Solomon R. Guggenheim Museum di New York, celebrato in asta con un rarissimo Ferro, venduto a 699mila euro, un Bianco Plastica, battuto a 735mila euro, molto al di sopra delle stime iniziali, e un Cellotex venduto a 100mila euro in più rispetto alla stima alta.
Tra gli highlights una Superficie Bianca di Enrico Catsellani, che non tradisce le aspettative e passa di mano a 435mila euro, e una Intersuperficie curva di Paolo Scheggi, battuta a 315mila euro. Continua la fortuna in asta dell’arte nostrana del Dopoguerra. L’asta prosegue oggi con la vendita di altri 50 lotti. (Roberta Pucci)