È finita la stagione delle grandi aste, almeno per un po’. L’appuntamento adesso è in autunno, si riparte da Londra, poi Parigi, poi ancora il solito tran tran in giro per il globo, tra nuovi artisti superstar e nomi sempreverdi, in un abbraccio complice tra incanti, fiere, musei, gallerie, mercanti – nessuno escluso. Anche quest’anno, come da tradizione, sono stati i vecchi maestri a chiudere le fila. Quegli Old Masters che a Londra, tra giugno e luglio, hanno rievocato oltre mezzo millennio di storia dell’arte, come nel caso della Classic Week di Christie’s, senza limiti tra una crocifissione quattrocentesca di Beato Angelico (£ 5 milioni) e un busto in marmo di Elena di Troia che porta il nome del genio di Canova (£ 3,5 milioni). Tanti in generale gli artisti italiani, quasi un Grand Tour a zig zag per la Penisola (ve li anticipavamo qui). E poi ovviamente le punte di diamante fuori dai confini nostrani, incluse una tela di Michael Sweerts, «unpublished and previously unknown», dipinta nel Seicento a Roma, in Via Margutta (£ 12,6 milioni) e una coppia di dipinti in pendant di Rembrandt, gli ultimi conosciuti ancora in mani private (£ 11,2 milioni). Ma quali sono, in definitiva, i risultati emersi da quest’ultima tranche? Andrew Fletcher, Christie’s Global Head Old Masters Department, lascia che siano i numeri a parlare.
Abbiamo assistito a un primo semestre costellato di lotti importanti da Christie’s, penso al Beato Angelico e alla coppia di ritratti di Rembrandt. Qual è lo stato del mercato dell’arte antica fotografato dalla vendita di luglio?
«L’edizione estiva della Classic Week londinese di Christie’s, con 11 vendite dal vivo e online, ha realizzato un totale complessivo di 87.173.345 sterline (110.958.445 dollari), vale a dire un aumento del 27% in sterline e del 35% in dollari rispetto al totale della serie di vendite equivalenti del 2022. Abbiamo registrato offerenti da 65 Paesi, il 65% degli acquirenti proveniva dall’area EMEA, il 16% dei bidders era nuovo per Christie’s e il 26% di tutti i nuovi registranti erano Millennials (+2% su base annua)».
Le ultime aste in tutto il mondo hanno mostrato, in generale, una tendenza a vendite più parsimoniose, più oculate, con un minor numero di performance da capogiro rispetto agli ultimi anni. È andata così anche per gli Old Masters di Christie’s?
«L’ultima asta di Old Masters era molto attesa e ha raggiunto il totale più alto dal 2016 per una vendita Old Masters Part I da Christie’s Londra. Le opere hanno suscitato grande entusiasmo nel mercato dei vecchi maestri e, già prima dell’incanto, hanno attirato un numero record di visitatori a Londra e per le visite in anteprima a New York, Hong Kong, Amsterdam e Parigi. Così la sensazionale opera di Sweerts, completamente inedita e sconosciuta, ha raggiunto il prezzo più alto della vendita e ha stabilito un nuovo record mondiale per l’artista all’asta, realizzando 12.615.000 sterline (su una stima di 2.000.000-3.000.000 sterline). Allo stesso modo, la rarità degli ultimi ritratti in pendant di Rembrandt in mani private, anch’essi recentemente riscoperti, ha generato offerte internazionali ben oltre la stima massima. La Crocifissione del Beato Angelico, splendidamente conservata e scoperta da Francis Russell, Vice Presidente di Christie’s UK, ha stabilito un nuovo prezzo record per l’artista, dimostrando la richiesta di quadri di questo alto livello che raramente vengono messi sul mercato. E ancora il busto di Elena di Canova, dono personale dell’artista al Visconte Castlereagh e con una provenienza ininterrotta, è stato inseguito da più offerenti, raggiungendo un prezzo vicino al record mondiale».
C’è stato un prezzo finale totalmente inaspettato in quest’ultimo round – in un senso o nell’altro?
«L’entusiasmo suscitato dalla tela di Michael Sweerts prima della vendita all’asta ha fatto sì che, in realtà, non sia stata una sorpresa che il prezzo sia poi salito alle stelle, con una pioggia di rilanci durata per oltre 6 minuti – anche se nessuno può mai esserne certo finché il martello non batte la cifra finale, è il mercato che decide. Quest’opera straordinaria, probabilmente il più grande quadro di Sweerts sul tema dello studio dell’artista, ha realizzato oltre 4 volte la stima massima di 2.000.000-3.000.000 di sterline, finendo venduta per 12.615.000 sterline e stabilendo un nuovo record d’asta per Sweerts».
Parlando del target di riferimento, è difficile oggi fare distinzioni tra le categorie di acquirenti? È sempre più frequente che un collezionista di Old Masters acquisti anche arte ultra-contemporanea?
«Vediamo sempre più offerte e acquisti incrociati tra categorie e aste, da Christie’s. Basti pensare che nelle nostre ultime Evening Sales (The Exceptional Sale, Old Masters Part I e Remastered: Old Masters from the Collection of J.E. Safra) il 36% dei nuovi iscritti erano Millennials. Per fare un esempio, nel corso dell’asta Old Master and British Drawings and Watercolours, lo scorso 4 luglio, Sunrise over the Sea di J.M.W. Turner ha attratto offerte trasversali tra categorie diverse, e così ha superato la stima di 600.000-800.000 sterline, dritta fino a quota 1.032.200 sterline».
Per concludere: quali sono i pronostici per la seconda metà del 2023?
«Avendo registrato il più alto totale per un’asta di Old Masters Part I da Christie’s Londra dal 2016, ci approcciamo alle nostre vendite dell’autunno/inverno 2023 con grande energia».
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