Oggi i giovani europei si incontrano ad Ibiza, Mykonos o, i più avventurosi, sui treni che li trasportano nei loro Interrail, ma durate il diciottesimo i giovani aristocratici prendevano parte al Grand Tour, un giro in Italia che toccava le più importanti città.
Venezia, Firenze, Napoli e Roma, un viaggio che era il culmine dei loro studi accademici. Molti si innamoravano dei paesaggi italiani, della loro arte e cultura, e molti artisti del tempo compresi Vanvitelli, Bellotto, la famiglia Van Lint, Hackert e Caffi hanno direttamente beneficiato del patrocinio di questi particolari turisti.
Il prossimo 28 gennaio, a New York Sotheby’s mete all’incanto una grande collezione privata di dipinti che permette di avere una panoramica sui gusti di chi partecipava al Grand Tour. L’asta sarà divisa in due parti, la prima comprende 35 lotti, tra cui un dipinto di Vanvitelli, considerato uno dei padri della veduta italiana, con la sua rappresentazione di Castel Sant’Angelo visto da Prati stimato tra i 300mila e i 400mila dollari, che mostra la realtà di Roma alla fine del secolo, con eventi dalla vita quotidiana giustapposti con monumenti storici immersi nella luce calda della città.
Vanvitelli è presente in asta anche con Vista sulla Riviera di Chiaia che mostra il caos del maestoso viale che è stato aperto nel 1697 su cui si affacciano case eleganti dei nobili, è tra migliori lavori di Vanvitelli e si distingue per la sua condizione e dimensioni impressionanti.
Un altro highlight della serata sarà il dipinto di Bernardo Bellotto, Paesaggio fluviale con una chiesa a sinistra, che viene presentato con una stima di 1 milione e mezzo.
The Road to Rome: A Distinguished Italian Private collection Part I, questo il titolo dell’asta, cattura lo spirito ed il gusto del Grand Tour, con tutti i tipi di pittura che lo rappresentano.