Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
I record del mercato sono governati da diversi fattori, come la relazione tra richiesta ed offerta, il gusto, le tendenze, che a loro volta dipendono dalle mostre di cui l’artista in questione è stato protagonista, le critiche, la provenienza dell’opera, insomma le discriminanti sono infinite. Speculazioni incluse. Tutto questo sembrerebbe non riguardare uno come Claude Monet. Solo il suo nome fa alzare le palette di tutti i collezionisti del mondo. Ma forse c’è dell’altro. Lo scorso giugno il suo dipinto Water Lilies del 1906, è stato venduto per 32 milioni di sterline da Sotheby’s a Londra, il secondo prezzo più alto mai pagato per un Monet in una sessione d’asta. Ora si tenta di bissare e addirittura superare questo risultato storico: il prossimo 3 febbraio in occasione della Impressionism and Modern Art Sale di Sotheby’s ben cinque dipinti del maestro delle Ninfee saranno messe all’incanto. La stima più bassa è il milione e 200mila sterline del Vaso di Peonie, una natura morta dipinta nel 1882, seguono Antibes Vue de la Salis, (tra i 5 e i 7 milioni di sterline) e L’embarcadère (tra 7 milioni e mezzo e i 10 milioni), entrambe degli ultimi decenni dell’Ottocento. Gli altri due lotti in asta sono garantiti. Les Peupliers à Giverny, è stato messo in vendita dal MoMA e valutato tra i 9 e il 12 milioni, un prezzo ragionevole considerata la provenienza del dipinto e il fatto che non è mai stato in asta prima. Uno dei dipinti di questa serie, ma di una dimensione maggiore, era stato venduto nel 2011 per 22 milioni di dollari ad un collezionista americano, triplicando la cifra ottenuta in una vendita di sette anni prima.
L’ultimo dipinto, ma non il meno importante, è Le Grand Canal, una veduta di Venezia dipinta durante il suo soggiorno del 1908. La valutazione è già record: da 20 a 30 milioni di sterline. Cambia quindi anche il mercato dell’artista francese: crescono le valutazioni delle sue opere più moderne, dei primi del Novecento, rispetto ai grandi classici della fine dell’Ottocento, i cui prezzi sono rimasti invariati.
Considerato il successo garantito di Monet in asta – dal 2011 ogni suo dipinto offerto da Sotheby’s è stato venduto ̶ e il continuo aumento delle richieste e la varietà della provenienza dei compratori, le opere in questione possono dirsi già vendute. Bisogna solo stabilire le cifre.