28 e 29 maggio. C’è l’asta de Il Ponte da segnare in calendario. Sia perché la visita alle sale di Palazzo Crivelli, nel cuore di Brera, è sempre un piacere per gli occhi – dal cortile porticato allo scalone d’onore, fino al dedalo di sale del primo piano nobile, tra specchiere, camini in marmo e lampadari; sia per la selezione eterogenea di arte moderna e contemporanea, con una sfilza altisonante di maestri italiani e stranieri, in ottima compagnia con le grandi riscoperte del secolo passato. «Mi preme sottolineare il carattere internazionale della proposta», rivela a exibart il Capo Dipartimento Freddy Battino, «che è animata da artisti raramente presenti nelle aste italiane». Qualche nome? Georges Noël, Roger Bissière, Hans Hoffmann («rappresenta praticamente un unicum in Italia», specifica l’esperto), e ancora Conrad Marca-Relli, Franz Kline, William Scott, Norman Bluhm, Le Corbusier. «Quest’ampia digressione riflette concretamente gli alti standard raggiunti dal dipartimento, nonché la sua capacità di presentare un catalogo per certi aspetti analogo a quello di un’asta londinese, parigina o di New York».
Parola d’ordine: qualità museale. Vedi alla voce Giacomo Balla, con quei Gatti Futuristi presentati, tra gli altri, alla XCIV Esposizione presso la Società degli Amatori e Cultori di Belle Arti di Roma. Il soggetto non è tradizionale: «A partire dagli anni ’20», spiega Battino nel corso del nostro scambio, «Balla sviluppa l’idea di abbellire l’utile realizzando opere per decorare la camera dei suoi bambini. È presumibile che l’iconografia dei “gatti futuristi” sorga in seguito alla nascita della secondogenita Elica a Roma, il 30 ottobre 1914». Stima € 250.000-300.000. Discorso analogo per il raro bozzetto di Luigi Russolo realizzato nel 1910 e dedicato allo studio del celebre dipinto Ricordi di una notte, già custodito in un’importante collezione americana (stima: € 8-12.000). Mentre Una partita a carte del 1904 di Angelo Morbelli vanta – tra le altre – due esposizioni milanesi di un certo rilievo, una presso la Famiglia Artistica nel 1920 e l’altra alla Galleria Pesaro tra il 1929 e il 1930. Nota a margine per i collezionisti meneghini: a partire dal 1883, Morbelli dedica una serie di opere agli ospiti del Pio Albergo Trivulzio di Milano – allestisce addirittura uno studio all’interno della struttura. Il dipinto offerto da Il Ponte, in vendita per € 40.000-60.000, è proprio uno di quegli stralci quotidiani.
A proposito di curricula d’eccezione, c’è Forze Ascensionali di Gerardo Dottori, anno 1923, tra i top lot di Palazzo Crivelli, ha incrociato lo sguardo del pubblico anche a New York, Helsinki e Taipei. «Si tratta di un’opera particolarmente cara all’artista», commenta ancora Battino, «tant’è che lui stesso ne curò la circolazione presso mostre storiche che ne sancirono la rarità e l’importanza, elevandolo a capolavoro del futurismo italiano». Il pronostico, oggi, è di € 35.000-50.000.
È ricca l’offerta de Il Ponte Casa d’Aste, si articola senza sforzo tra decenni, movimenti, generi, stime. Da Combattimento di Puritani di Giorgio de Chirico del 1959-60 (€ 150.000-200.000) a uno storico dipinto rosso sangue di Emilio Scanavino, Dall’alto in basso, proveniente dalla collezione della stilista Krizia (€ 15.000-25.000), dal capolavoro Lisca nera di Tano Festa del ’61 (€ 50.000-70.000) alle sculture («di levatura museale», ripetuto come una nenia) di Luigi Ontani e Giò Pomodoro, poi ancora Boetti, Dorazio, Ceroli, Fillia, Prampolini. Non può mancare Salvo, il pittore superstar scomparso nel 2015, che nel 2023 ha registrato un’impennata vertiginosa nelle aste internazionali, dritto e diretto fino a quota $ 1 milione. A Milano, in via Pontaccio, un nucleo di sette dipinti dell’artista è raccolto in un’unica sala – incluse due nature morte degli anni ’80, un ricciolo di limone e una successione serafica di oggetti, ben diverse dai paesaggi fiabeschi del boom. Preview fino a domani, domenica 26 maggio, verdetto finale il 28 e il 29 maggio. Last chance to bid.
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