30 novembre 2024

Il Ponte: oltre € 1,6 milioni per un raro smeraldo da 35,27 carati

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Ottimi risultati per i gioielli de Il Ponte Casa d'Aste, a Milano. In buona compagnia con l'arte moderna e contemporanea, che fattura oltre € 4,9 milioni complessivi

Gioielli importanti. Courtesy Il Ponte Casa d'Aste

Un risultato importante per Il Ponte Casa d’Aste, nel fiore del suo cinquantesimo anno di attività e a pochi mesi dall’ingresso nel Millon Auction Group. La maison meneghina ha registrato uno dei risultati all’incanto più alti in Italia dell’anno 2024: uno smeraldo colombiano da 35,27 carati è appena passato sotto il martello per il prezzo monstre di oltre € 1,6 milioni.

«Quello dei gioielli è ormai divenuto un imperdibile appuntamento per gli appassionati di tutto il mondo», commentano a caldo da Il Ponte, «contraddistinto anche in questa occasione da nuove vette di eccellenza accanto al top lot assoluto». Non solo lo smeraldo milionario: la vendita di Gioielli Importanti, tra il 28 e il 29 novembre, ha registrato un fatturato complessivo di oltre € 4,7 milioni, con l’88% dei lotti venduti e il 145% di rivalutazione delle stime di partenza. Tra gli highlights dell’incanto, anche la collana a festoni di manifattura francese, adornata da diamanti tondi e baguette per un totale di circa 60 carati (lotto 735 , € 107.100 ) e il collier modulare di Bulgari, impreziosito da un imponente zaffiro da 13,24 carati (lotto 722, € 107.100).

Anello in oro giallo e bianco con grande smeraldo ottagonale di ct. 35,274 e diamanti a goccia per complessivi ct. 4,00 circa, g 19,48 circa misura 5/45.
Accompagnato da analisi gemmologica SSEF n. 105718 del 15/03/2019, Basel. Con appendix letter SSEF n.105718. Courtesy: Il Ponte Casa d’Aste

I risultati brillanti dei gioielli si aggiungono a un altro appuntamento sempre degno di nota nel calendario delle aste italiane, quello dedicato all’arte moderna e contemporanea (26 e 27 novembre). Il fatturato finale? Oltre € 4,9 milioni complessivi, stavolta, con l’88% di lotti venduti e una rivalutazione del 150% rispetto ai prezzi di partenza. I top lot assoluti della sessione: l’iconico Concetto spaziale, Attese di Lucio Fontana (€ 640.000), con due ferite inferte nel profondo azzurro, e ancora Blu di Agostino Bonalumi (€ 108.800), seguiti a ruota dall’intenso marmo di Adolfo Wildt, dal titolo Mater purissima o Maria (€ 107.520). «L’asta conferma il valore e la vitalità dell’arte italiana nel panorama internazionale».

Agostino Bonalumi, “Blu”, 2000, tela estroflessa e tempera vinilica, cm 190×360. Courtesy: Il Ponte Casa d’Aste
Lucio Fontana, “Concetto spaziale, Attese”, 1966, idropittura su tela, azzurro, cm 47×38. Courtesy: Il Ponte Casa d’Aste

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