23 novembre 2016

Il Pop italiano non si ferma

 

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250 lotti messi all’incanto di cui oltre il 60 per cento è stato venduto nelle due sessioni di qualche giorno fa da Finarte nella sede milanese per un valore totale di circa un milione e 800mila euro. 
Star della serata dedicata all’Arte Moderna e Contemporanea, la Pop italiana. Iniziamo la lunga lista di lotti venduti con il Senza titolo della fine degli anni sessanta di Giosetta Fioroni, che ha raddoppiato le previsioni passando di mano per 21mila euro, Altro successo Pop che non delude mai è Mario Schifano, un suo Senza Titolo del 1982 è stato molto conteso fino a raggiungere 26mila euro, contro la stima iniziale di 12mila, stessa sorte per Finestra del 1980 e Futuristi degli anni settanta, entrambi battuti per 10mila euro. 42mila sono gli euro spesi per una tela del 1969 di Tano Festa, Trafalgar Square, anche questa ha raddoppiato il costo della stima. Da Michelangelo dell’artista romano è stata venduta per 35mila euro, circa il triplo delle stime, mentre La dimensione del cielo si è fermata a 32mila. 
Record per Emilio Isgrò, sue le quattro opere del ciclo La veglia di Bach, reduci dalla grande esposizione dedicata all’artista a Palazzo Reale a Milano, che hanno venduto per 90mila euro, circa il doppio del record precedente. 
Tra gli altri highlights della vendita un Senza titolo di Sam Francis battuto a 85mila euro; Volume a moduli sfasati del 1960 di Dadamaino che ha raccolto 65mila euro; il piccolo arazzo Ordine e disordine di Alighiero Boetti, conteso fino all’ultima offerta di 34mila euro. 
La Pop art all’italiana continua a vivere il suo grande momento, e da Finarte continua l’infilzata di ottimi risultati per questi grandi artisti riscoperti anche dalle grandi gallerie internazionali e dalle case d’asta concorrenti. 

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