Phillips apre col botto la settimana delle vendite di Frieze, vendendo tutti i 36 lotti proposti in vendita, nella sua asta serale di arte contemporanea, con i guadagni più alti mai totalizzati a Londra da quando l’azienda ha cominciato a ospitare vendite qui nel 2006, per una cifra pari a 48,8 milioni di dollari. Nota come la vendita dai guanti bianchi, perché il 100 per cento dei lavori ha trovato acquirente, questa eccezionale performance ha superato per più del doppio la vendita dello scorso anno, nonostante il minor numero di opere in asta. Così Phillips inizia a rendersi competitiva per le sorelle maggiori Sotheby’s e Christie’s.
Il top lot della serata è stato il grande dipinto di Cy Twombly del 2006, con i suoi caratteristici segni circolari color terracotta, che è passato di mano per circa 12 milioni di dollari, secondo Mark Bradford con Constitution IV, del 2013, battuto a 5,7 milioni di dollari, realizzando anche il record dell’artista.
La maggior parte delle opere in vendita erano parte della collezione dello stimato chirurgo plastico delle dive di Hollywood, morto suicida qualche mese fa Fredric S. Brandt, suoi i lavori di Rudolf Stingel, Yoshimoto Nara e Christopher Wool, tutti entrati nella top ten dei lotti più costosi della serata. Nara, presente in asta con Missing in action, ha venduto a più del doppio delle stime, realizzando il suo record con 3 milioni di dollari.
Una serata da ricordare per la casa d’aste, ed un ottima apertura per Hugues Joffre, che recentemente aderito Phillips come presidente nel Regno Unito e in Europa, e direttore del dipartimento dedicato all’arte del ventesimo secolo, che ha fatto il suo debutto come capo banditore di Phillips e che ha dichiarato: «Questo è stato il regalo più caldo la squadra di Phillips potrebbe farmi». E che Londra potesse fare a Phillips, aggiungiamo noi. (Roberta Pucci)