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È andata in scena giorni fa da Christie’s a New York l’ultima sessione d’asta “First Open”, che mirava in particolare a conquistare giovani e nuovi collezionisti e testare il mercato, offrendo un mix di opere di artisti emergenti e opere a basso prezzo di blue chip artist come Damien Hirst e Jean-Michel Basquiat.
Il top lot della vendita dello scorso 30 settembre, il dipinto Beautiful, Exotic, Erotic, Divinely, Deep, Devil, Painting, di Damien Hirst, che ha sorpreso vendendo a 509mila dollari, contro la stima massima di 350mila. Il secondo prezzo più alto è stato pagato per un dipinto di Theodoros Stamos, Listening Hills Low Sun, della fine degli anni Cinquanta, venduto a più del doppio della stima più alta.
Calano i numeri di Alex Israel, artista giovane, balzato agli onori delle cronache lo scorso maggio con un record di 1,2 milioni di dollari per il suo Sky Backdrop, con cui ha quadruplicato le stime previste durante l’asta “If I Live I’ll See You Tuesday”, tenutasi da Christie’s lo scorso maggio. Ora le sue performance nelle vendite sono più realistiche, ed il suo dipinto astratto è stato venduto ad un collezionista ignoto per 185mila dollari, poco di più dei 150mila stimati.
Nel complesso l’asta non ha sorpreso, totalizzando 9,6 milioni contro le stime complessive di 9 milioni a 12 milioni. Di 352 lotti offerti, 244, o il 70 per cento, ha trovato acquirenti, con conseguente 78 per cento venduto per valore. (Roberta Pucci)