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La vendita programmata a conclusione della settimana di Frieze, da Christie’s è iniziata con la vendita di Arte del Dopoguerra e Contemporanea per proseguire poi con una scoppiettante Italian Sale.
La serata è stata aperta con una calma che poco si confà alle aste del contemporaneo, sezione che si è chiusa con un totale di 54 milioni di dollari, con circa 12 lotti venduti per una cifra sopra il milione, ma 8 invenduti. Il top lot, come previsto, il dipinto di Peter Doig, Cabin Essence, (1993–94), di cui non è stat mai resa nota la stima, ma che dovrebbe aggirarsi intorno ai 14 milioni. Dopo qualche lungo minuto di disputa, si è arrivati alla assegnazione del lotto ad un compratore cinese, per circa 14,8 milioni, una cifra forse troppo vicina alla stima. Sempre in Cina è finito un lavoro di Martin Kippenberger, A celebrity in film, radio, television and police call boxes, venduto a 3,7 milioni. Sette artisti hanno raggiunto il loro record personale, tra questi Jonas Wood, Gerald Laing, Nicole Eisenman, Albert Oehlen, e Toby Ziegler, a prova che inizia un forte interesse per gli artisti emergenti o ancora poco noti per il grande mercato.
Cinque minuti di pausa ed inizia la parte della serata dedicata agli Italiani, e dalla calma si è passati alla frenesia. La vendita totalizzato 66,7 milioni, quasi raddoppiando la fascia bassa del stima pre-vendita che si aggirava intorno ai 36 milioni. Solo sei dei 59 lotti offerti non sono riusciti a trovare acquirenti, ma sono stati 20 i lotti che hanno venduto per oltre un milione di dollari. Fontana e Burri anche qui hanno dominato sugli altri, e 5 artisti hanno realizzato il loro record, tra cui Morandi. Superata anche Sotheby’s che solo giovedì sera festeggiava i suoi 62 milioni realizzati nella stessa sezione. Per i commentatori è poco chiaro se questo interesse per l’arte italiana del dopoguerra sia solo una bolla speculativa temporanea o sia destinato a continuare, noi speriamo nella seconda ipotesi, naturalmente. (Roberta Pucci)